CESENA – Letteratura, musica e cinema. Saranno questi i tre ambiti protagonisti della nona edizione della Bellezza delle parole, il festival organizzato da Rapsodie e che promuove e valorizza la lettura e l’editoria. Ad aprire la tre giorni, in partenza da domani venerdì 3 settembre, sarà Simona Vinci che alle 21.15, al Chiostro di San Francesco, darà avvio a un viaggio sonoro e letterario alla scoperta di Luci e Ombre in Joni Mitchell, tra canzoni dal vivo e la potenza del racconto. Saper raccontare le luci e le ombre delle storie è sempre stata la cifra letteraria di Simona Vinci. Per aprire la nuova edizione de La Bellezza delle parole la scrittrice ha scelto una storia di musica e poesia che le sta molto a cuore, quella della grande cantautrice Joni Mitchell. Cosa si cela nelle pieghe più intime dei suoi versi, attraverso quali abissi e quali vette la sua musica si è intrecciata alle parole? A rileggerne le musiche un duo d’eccezione: Camilla Serpieri, cantante e ammiratrice sfrenata della nostra, sarà accompagnata al pianoforte da Lorenzo Mazzucchetti, pianista jazz che saprà ritrovare tutte le venature più nere intarsiate in quelle musiche ormai senza tempo.
Sabato 4 settembre, alle 11, si cambia location traslocando al Cinema Eliseo con Massimo Zamboni che presenterà la Macchia Mongolica. È il 1996, Massimo Zamboni parte per la Mongolia in un viaggio al seguito di una troupe televisiva locale. È lì assieme alla moglie e ai componenti dei CSI. La Mongolia che si trova davanti corrisponde e supera l’immaginario costruito in anni di fantasticazioni, letture, ricerche: quella terra mitica stordisce e risuona in Zamboni come una radice scoperta, un’appartenenza ancestrale pari solo a quella dei boschi emiliani. Da quel viaggio in Mongolia non solo prenderà vita uno dei dischi simbolo dei CSI, ma si manifesterà per la prima volta in Massimo e sua moglie il desiderio di avere un figlio. Caterina nascerà due anni dopo, con una macchia inequivocabile: un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo, la cosiddetta “macchia mongolica”. Al compimento dei diciotto anni è qui che Caterina vuole andare in ciò che sembra quasi un ritorno a casa, scoperta ulteriore, immersione spirituale, indagine sull’altrove che ci abita.
Nel pomeriggio, alle 15.30, spazio ai cortocircuiti tra le scrittrici Nicoletta Verna e Francesca Serafini che incontreranno il pubblico nella Sala Sozzi del Palazzo del Ridotto. Alle 17 il Festival traslocherà al Chiostro di San Francesco con “Il calamaro gigante” di Fabio Genovesi, un pomeriggio letterario tutto da ridere. Seguirà, alle 18.30, la poesia di Milo De Angelis, figura tra le più rilevanti e apprezzate della poesia italiana, e non solo, che torna con un’opera che ne accresce il carattere specifico. La seconda giornata del Festival sarà conclusa da Davide Enia, con “Maggio ‘43” che alle 21,15 andrà in scena al Teatro “A. Bonci”, con le musiche di Giulio Barocchieri.
Cos’è la notte quando tanto arriva sempre l’urlo della sirena d’allarme per i bombardamenti notturni? Il lavoro trae linfa da una serie di interviste a persone che subirono quei giorni del maggio ‘43, e ne uscirono miracolosamente illese. Dalla loro narrazione e dai frammenti di memoria raccolti principia l’elaborazione drammaturgica, che scompone e intreccia e rielabora queste testimonianze, per poi incastonarle in un’unica storia. Erano tempi cupi, in cui necessario era ingegnarsi per riuscire a sopravvivere. Erano tempi atroci, in cui la morte cadeva inattesa dall’alto o dal basso dei mercati neri, che stritolavano con prezzi schizzati alle stelle. Erano tempi malati e bugiardi, tempi cinici e bari. Assomigliano ad oggi.
Marcello Fois aprirà la terza giornata de La Bellezza delle Parole con “Va dove ti porta Cuore”, in programma al Palazzo del Ridotto dalle ore 11. Lo scrittore e commediografo torna a parlare di grandi classici e il suo sguardo di lettore di eccezione questa volta si posa su Libro Cuore per svelarcelo come solo lui sa fare. Il pomeriggio di domenica 5 settembre si alterneranno invece sul palco le storie degli anni Settanta viste dalla prospettiva di Giuseppe Culicchia che incontrerà Giorgio Bazzega al Palazzo del Ridotto, dalle 15,30, gli spatriati Mario Desiati e Antonella Lattanzi al Chiostro, a partire dalle 17, che lasceranno poi il palco al fulminante esordio di Angelica Grivel Serra, alle 18,30, con “L’estate della mia rivoluzione”. Grande chiusura poi alle 21.15 con Saverio Tommasi che porterà in scena il suo In fondo basta una parola. Il tutto all’insegna della Bellezza e di nuove partenze (come si spera).
Agli eventi si accede muniti di Green Pass o con esito negativo di tampone. È necessario prenotare per prendere parte a tutti gli eventi, a ingresso libero e a pagamento. Per prenotazioni scrivere a prenotazioni@comune.cesena.fc.it. Lo spettacolo di Davide Enia, in scena sabato 4 settembre alle 21.15 presso il Teatro Bonci è a pagamento (10 euro). I biglietti possono essere acquistati presso in teatro Bonci negli orari di apertura della biglietteria. In caso di maltempo gli spettacoli e gli eventi in programma si svolgeranno al chiuso. Le nuove location verranno comunicate online. L’evento si inserisce nell’ambito della programmazione estiva “Cesena Riparte – Che spettacolo!”.
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