Premio Sant’Ilario 2021, la cerimonia

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Assegnati 29 Attestati di Civica Benemerenza. Nessuna medaglia d’oro. Una cerimonia straordinaria per una anno straordinario, come quello contrassegnato dalla pandemia

PARMA – In un anno straordinario come quello contrassegnato dalla pandemia, anche la cerimonia per il patrono della città, Sant’Ilario, si è svolta in un luogo straordinario, per la prima volta dalla sua istituzione, nella Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio, senza la presenza di pubblico e delle autorità.

La scelta di una location come la Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio è legata alle implicazioni storico e culturali del luogo, che fu ospedale cittadino dal XV secolo al 1926.

Al momento hanno preso parte il Sindaco, Federico Pizzarotti; il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni ed i premiati. Una cerimonia semplice, sobria, essenziale in linea con l’austerità del momento attuale. La stessa è stata trasmessa in diretta dalla tv locale, 12 Tv Parma, e sulla pagina Facebook del Comune.

La diretta ha visto due messaggi di saluto, quello del vescovo, monsignor Enrico Solmi, e quello del Prefetto di Parma, Antonio Lucio Garufi.

E’ stato un premio ai cittadini, a tutte le categorie che si sono impegnate nel tempo dell’emergenza Covid per affrontare una situazione inedita, per certi versi sconvolgente.

Il riconoscimento a tutta la comunità di Parma che ha saputo tenersi unita e continua a impegnarsi in questo difficile momento è giunto anche dalle parole del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni: “Parma non si è fermata e questo grazie a tutti i cittadini che hanno continuato a svolgere il proprio dovere con la consapevolezza di essere parte insostituibile di un meccanismo complesso dove ogni ingranaggio, pur piccolo che sia, contribuisce al funzionamento dell’insieme. Perché la città è un corpo unico dove confluiscono e interagiscono, tra conflitto ed armonia, la concreta fisicità dei luoghi (case, palazzi, strade, piazze, impianti) e le persone che la abitano con i loro dolori, felicità, sogni e progetti di vita”. Tassi Carboni ha inoltre spiegato le ragioni alla base delle eccezionali modalità con cui si è svolta la cerimonia di quest’anno, sottolineando il perché della scelta dell’Ospedale Vecchio: “un luogo che esprimesse l’indissolubile legame alla nostra terra, al luogo che determina gran parte del nostro essere diversi, unici e, allo stesso tempo, uguali al resto dell’umanità. La crociera grande dell’Ospedale Vecchio, meglio di ogni altro, potrà contribuire alla scarnificazione degli elementi retorici che ogni celebrazione porta con sé”. Infine, il Presidente del Consiglio Comunale ha delineato la motivazione unitaria del premio Sant’Ilario 2021: ‘un premio alla cittadinanza che ha saputo resistere, collaborare, sopportare i dolori e le ferite, reagire senza perdere la propria identità, i propri valori. Un premio che aiuti a far crescere il desiderio di ritornare presto alla ‘normalità’, quella ‘normalità’ che la nostra memoria non ha cancellato ma che dava ormai per scontata: gli abbracci, i baci, la convivialità, gli amori, le passioni’.

Il Sindaco, Federico Pizzarotti, nel suo discorso ha toccato diverse tematiche partendo dalle conseguenze che l’emergenza Covid ha avuto sulla città. Scuola, piccole – medie e grandi imprese, cultura e terzo settore. Lo ha fatto con uno sguardo verso il futuro e guardando con fiducia al domani.

“Nulla sarà mai come prima – ha sottolineato il primo cittadino – a seguito della pandemia”. Per questo “il primo passo che compirà Parma, assieme all’Italia ed al mondo è quello di sconfiggere il virus e tornare a sperare”. “Si tratta di una sfida che non è ancora conclusa – ha sottolineato il Sindaco – ma che vinceremo, se saremo forti e uniti”. Nel suo intervento ha ripercorso i momenti drammatici che hanno contraddistinto la città da marzo 2020. Il lockdowon, la situazione di emergenza venutasi a creare. “E’ stata una tragedia che rimarrà impressa per sempre, una forma di violenza psicologica senza pari”. Sconfitta la pandemia “Saremo chiamati a decisioni importanti, nessuno potrà essere indifferente. E allora, in questo salone vuoto immerso in un silenzio irreale, facciamoci una promessa: riempiremo questo vuoto con le idee e con l’agire comune. Parma chiama a raccolta, ancora una volta, le Istituzioni, tutte le istanze della società civile, i cittadini per la sfida più difficile mai affrontata prima: riprendere il cammino di crescita arrestatosi bruscamente un anno fa, e riaccendere la luce della cultura per illuminare la città e l’Italia”.

Sulla scuola, una delle realtà più colpite dalla pandemia, ha ricordato la protesta dei giovani studenti del Romagnosi, Chiara e Mattia, la loro richiesta di rientrare in aula ed ha rimarcato l’esperienza formatrice della scuola stessa. “Per questo vogliamo lavorare duro, tutti insieme, per ricostruire il sistema mattone dopo mattone e facendo ognuno la propria parte”. “Bisogna investire ancora di più – ha detto il Sindaco” che ha fatto riferimento all’impegno del Comune che negli ultimi anni ha stanziato 50 milioni di euro per la riqualificazione dell’edilizia scolastica. “Oggi – ha detto – penso non basti: bisogna investire ancora di più”.

La pandemia ha messo in ginocchio anche le piccole-medie e grandi imprese. “Si deve intervenire senza esitazione su due fronti: garantire immediati aiuti economici, più consistenti di quelli finora applicati; investire in fondi strutturali per rinnovare l’intero impianto produttivo del Paese.Su entrambi i fronti le città dovranno essere messe in prima fila: sarà la nostra “Rivoluzione copernicana”. La rivoluzione copernicana ha bisogno di un nuovo patto che chiameremo “della società, del lavoro e dell’impresa” in grado di saldare stabilmente l’Italia nel cuore dell’Europa”.

Non sono mancati riferimenti all’Europa ed al Governo. “Il Recovery fund è lo strumento con cui è possibile vincere la sfida: i fondi europei per il Paese, le regioni e le città. Inoltre dico anche che il MES dovrebbe essere utilizzato; sarebbero ulteriori risorse per la sanità, per il nostro territorio quasi 200 miliardi di euro, ed è grave che questo non venga fatto per questioni di posizionamento politico. È una sfida che può essere vinta se il Governo saprà utilizzare i miliardi di risorse con intelligenza e lungimiranza, e se le città sapranno essere perno della rivoluzione ecologica e digitale”.

Cultura. “Siamo Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021 e per quanto ci sarà concesso, pur nel cuore della battaglia che stiamo combattendo, torneremo a esprimere la ricchezza di cui siamo portatori e custodi. Adegueremo attività ed eventi allo spirito e alle condizioni del tempo, promuovendo l’impegno culturale virtualmente ma anche, quando sarà possibile, dal vivo. La città vuole tornare a crescere ripartendo esattamente da dove ci eravamo lasciati: dal 13 gennaio scorso, alba della pandemia, quando gli occhi dell’Italia erano puntati su di noi”.

Terzo settore. Ripartiremo da tutte le forze che hanno combattuto e stanno combattendo la guerra più difficile. Ripartiremo anche dall’energia vitale che ha sempre contraddistinto il terzo settore, che rappresenta un caposaldo irrinunciabile di ogni città. Il terzo settore, e assieme a lui lo sforzo instancabile dei suoi lavoratori e volontari, arriva là dove gli enti pubblici hanno carenze di strutture e di risorse umane: senza l’apporto dei volontari e delle loro strutture, oggi molti italiani (e non) sarebbero sotto un ponte o senza cibo. Se ciò non avviene, è perché le donne e gli uomini delle associazioni di volontariato quotidianamente aiutano il prossimo, ben rappresentando lo spirito di unità che oggi dovrebbe muovere gli ingranaggi del mondo. Il volontario è l’esatto contrario dell’indifferente. Ringrazio uno a uno i volontari di Parma, siete un’immagine bella e sincera dell’Italia: per voi gli uomini sono davvero tutti uguali, per voi quel che conta è aiutare il prossimo. Non è scontato ciò che fate e come agite. Al tempo stesso non posso ignorare che un’inchiesta importante stia coinvolgendo una di queste realtà. In uno Stato di diritto, la giustizia deve fare il suo corso. Lo dico chiaro: il Comune è dalla parte della giustizia”.

Il Sindaco ha poi ringraziato tutti coloro che con il loro operato quotidiano hanno aiutato Parma ad affrontare la pandemia ed ha ricordato l’infermiera Edi Maiavacchi deceduta durante l’emergenza Covid.

ASSEGNATI N. 29 ATTESTATI DI CIVICA BENEMERENZA

MOTIVAZIONE. L’Attestato di Civica Benemerenza viene conferito ai cittadini di Parma, a chi ci è nato, chi ci lavora o studia e chi lo ha riconosciuto come un luogo dove vivere, per avere resistito alla tentazione di allontanarsi dal pericolo, di venire meno alle responsabilità assegnate e alla fiducia che la comunità ripone in loro. Il riconoscimento, che si incarna in cittadine e cittadini appartenenti a ventinove categorie quale simbolico distillato dell’intera collettività, si propone di alimentare il desiderio per un ritorno alle condizioni di vita smarrite ma nostalgicamente scolpite nella memoria collettiva. Un premio che rinvigorisca i valori di cura e solidarietà propri della nostra terra e che resusciti lo spirito del vivere insieme in pace ed armonia.

Link album Flickr https://www.flickr.com/photos/comuneparma/albums/72157717874009347 e foto premiati

ELENCO

  N. Settore di attività Ritira
1 Agricoltura e cura del territorio Manuela Ponzi, 46 anni, addetta all’agricoltura
2 Assistenza parentale ai bisogni famigliari

 

Omaima El Sayed Megahed, 61 anni, casalinga e genitore di 2 figli
3 Associazionismo, volontariato e terzo settore Keita Cyprien, 20 anni, volontario
4 Preparazione e distribuzione di prodotti farmaceutici Claudio Dardani, 53 anni, farmacista
5 Commercio all’ingrosso e al dettaglio Luca Pini, 46 anni, commerciante
6 Grande distribuzione organizzata Sandra Azzolini, 56 anni, cassiera
7 Consulenza ed assistenza libero professionale Marco Guatelli, 33 anni, geometra
8 Costruzioni edili, riparazioni e manutenzioni Giovanni Ciampà, 52 anni, muratore
9 Cultura, spettacolo e attività ricreative Margherita Pelanda, 33 anni, violinista
10 Industria della produzione Fortunato Grasso, 30 anni, operaio
11 Informazione, editoria e stampa Francesco Monaco, 62 anni, giornalista
12 Insegnamento, formazione e conoscenza Giovanna Pala, 48 anni, maestra scuola infanzia
13 Apprendimento e istruzione Elisa Guazzetti, 18 anni, alunna
14 Lavoratori a riposo Roberto Passera, 70 anni, pensionato
15 Servizi di trasporto e logistica Gabriele Nova, 49 anni, camionista
16 Mobilità e trasporto pubblico Enrico Chirivì, 52 anni, autista
17 Poste e telecomunicazioni Patrizia Chiari, 59 anni, sportellista
18 Produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas Davide Veneri, 54 anni, addetto al pronto intervento
19 Pubblica amministrazione e giustizia Elisabetta Garzi, 49 anni, impiegata stato civile
20 Raccolta dei rifiuti e servizi generali della città Alessandro D’Agostino, 50 anni, operatore ecologico
21 Pubblico esercizio con vendita di cibi e bevande Sonia Soncini, 56 anni, titolare pubblico esercizio
22 Ricettività e ristorazione Paola Cabassa, 53 anni, ristoratrice
23 Diagnosi e terapia medica Alberto Parise, 36 anni, medico
24 Assistenza infermieristica Chiara Zecca, 39 anni, infermiera
25 Cooperazione dell’Operatore Socio-Sanitario Isabella Pireddu, 52 anni, operatrice socio sanitaria
26 Pulizia e sanificazione ambienti Angelo Tomaiuolo, 58 anni, addetto sanificazione
27 Servizi a carattere artigianale Manuela Fratini, 54 anni, artigiana
28 Sicurezza e protezione di persone e beni Denis Perini, 35 anni, agente scelto polizia locale
29 Sport, movimento e tempo libero

 

Federica Pattini, 49 anni, organizzatrice attività ed eventi sportivi per persone con disabilità intellettiva relazionale