RIMINI – In data 12 agosto, personale della Polizia locale di Rimini, con il supporto della Polizia di Stato, ha provveduto a dare esecuzione d’ufficio all’Ordinanza di divieto di prosecuzione dell’attività ricettiva per l’Hotel Gobbi, per le violazioni al TULPS e alle normative sulla sicurezza riscontrate durante i precedenti sopralluoghi, svolti nell’ambito dell’attività di controllo interforze presso le strutture alberghiere, pianificata all’inizio della stagione estiva.
L’operazione di apposizione dei sigilli alla struttura è stata condotta contestualmente al ricollocamento degli ospiti in altri alberghi della città di Rimini.
“Ringraziamo la Polizia locale, le Forze dell’Ordine, Prefetto e Questore per la collaborazione e l’azione congiunta portata avanti per gestire questa situazione delicata- è il commento dell’Amministrazione comunale di Rimini – E ringraziamo l’impegno, il senso di responsabilità e il servizio a favore della comunità riminese svolto dall’Associazione Albergatori e da Visit Rimini che in collaborazione con l’Amministrazione si sono fatti carico di trasferire gli incolpevoli ospiti in altre strutture della città. Un atto di generosità e di amore che ben rappresenta l’imprenditoria sana e il senso diffuso di ospitalità, da sempre caratteristiche vincenti e uniche dell’offerta turistica di questo territorio. Una generosità e un amore per la comunità che spicca ancora di più davanti a questi singoli casi di gestioni fuori da ogni legge e da ogni contesto civile che, al di là delle azioni giudiziarie che sicuramente provvederà ad avanzare individualmente ognuna delle persone che ha subito il raggiro, vedrà attentamente il Comune di Rimini valutare la possibilità di costituirsi parte civile contro i responsabili di questa vicenda, a tutela degli ospiti, del buon nome della città e di tutta l’imprenditoria responsabile”.
è il commento dell’Amministrazione comunale di Rimini – E ringraziamo l’impegno, il senso di responsabilità e il servizio a favore della comunità riminese svolto dall’Associazione Albergatori e da Visit Rimini che in collaborazione con l’Amministrazione si sono fatti carico di trasferire gli incolpevoli ospiti in altre strutture della città. Un atto di generosità e di amore che ben rappresenta l’imprenditoria sana e il senso diffuso di ospitalità, da sempre caratteristiche vincenti e uniche dell’offerta turistica di questo territorio. Una generosità e un amore per la comunità che spicca ancora di più davanti a questi singoli casi di gestioni fuori da ogni legge e da ogni contesto civile che, al di là delle azioni giudiziarie che sicuramente provvederà ad avanzare individualmente ognuna delle persone che ha subito il raggiro, vedrà attentamente il Comune di Rimini valutare la possibilità di costituirsi parte civile contro i responsabili di questa vicenda, a tutela degli ospiti, del buon nome della città e di tutta l’imprenditoria responsabile”.
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