Una partecipazione massiccia che prevede, in caso di verifica con esito positivo, almeno 12,7 milioni di euro di contributi da erogare. Che salgono a 14 milioni, considerando tutte le richieste.
Per questo, a fronte di un finanziamento iniziale di 10 milioni (frutto delle donazioni di cittadini, imprese e associazioni sul conto corrente “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”), l’impegno della Giunta è quello di recuperare le risorse mancanti in modo da soddisfare il più alto numero di richieste, come preannunciato ieri durante l’incontro con i Comitati degli alluvionati dal presidente Michele de Pascale e dalla sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini.
“Abbiamo riscontrato ancora una volta nel confronto con i Comitati come questa misura sia molto apprezzata e partecipata. E per questo- ha spiegato Rontini– da parte nostra c’è la volontà di accogliere tutte le domande presentate che saranno riconosciute valide, secondo i termini previsti. La strada che intendiamo percorrere prevede di impegnare anche i fondi rimasti inutilizzati dal bando per il risarcimento dei danni causati ai veicoli- ha proseguito la sottosegretaria- e dialogheremo insieme all’Assemblea legislativa e alla nuova commissione competente per avviare i passi indispensabili a raggiungere questo obiettivo. Un segnale concreto di vicinanza alle famiglie e alle attività colpite, nell’attesa che si sblocchino le procedure di rimborso a livello nazionale”.
I numeri
Le domande presentate sono in tutto 5.001, di cui 4.513 dai territori con requisito di priorità: in dettaglio 2.777 sono le richieste dalla provincia di Ravenna, 1.337 da quella di Forlì-Cesena e 398 da quella di Bologna. Il contributo totale richiesto è di 12,7 milioni di euro, che salirebbe a circa 14 milioni, considerando anche le domande dai territori senza priorità.
Il bando
Gli interventi previsti dal bando riguardano l’installazione nelle abitazioni di sistemi di paratie antiallagamento, barriere frangi-acque, valvole anti-riflusso, pozzetti di raccolta, pompe, generatori elettrici, con contributi fino al 100% della spesa, sostenuta e documentata, fino a un massimo di 3mila euro, cumulabile con altre agevolazioni ottenute dalla Regione e da altri soggetti pubblici o privati.
Possono presentare la domanda di contributo i proprietari dell’immobile a uso abitativo sul quale si intende effettuare l’intervento che vi risiedano alla data di presentazione della domanda e almeno dal 1^ maggio 2023.
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