Il vincitore integrerà Galleria Civica, Museo della Figurina e Fondazione Fotografia
MODENA – Per la direzione del nuovo Polo per l’immagine contemporanea, che nascerà dall’integrazione in un unico soggetto giuridico di Galleria Civica, Museo della Figurina e Fondazione Fotografia, il Comune di Modena e la Fondazione Cassa di risparmio di Modena cercano, attraverso una procedura di evidenza pubblica a carattere internazionale, una figura “di comprovata qualificazione professionale ed esperienza di elevato livello nella gestione di istituti culturali dedicati specificatamente all’arte visiva contemporanea”.
Lo prevede l’avviso di selezione con il quale tra una decina di giorni si aprirà la procedura per scegliere il direttore a cui affidare “il compito di avviare e implementare le attività del programma artistico e gestionale del Polo” utilizzando, in questa fase, le attuali sedi degli istituti e, per le esposizioni, la Palazzina dei Giardini Ducali, il Foro Boario e il Mata, mentre in prospettiva il Polo dell’immagine contemporanea sarà uno degli elementi del complesso del Sant’Agostino dopo i lavori di riqualificazione, nell’ambito del Polo Estense. A inizio settimana, infatti, verrà pubblicata la delibera di Giunta, già approvata su proposta dell’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza, i cui contenuti sono stati condivisi con la Fondazione. La delibera sarà esecutiva dopo dieci giorni consentendo la pubblicazione dell’avviso pubblico, con relativi modelli da compilare, il quale prevede 60 giorni di tempo per la presentazione delle domande che, quindi, saranno raccolte fino a inizio ottobre.
L’avviso pubblico prevede come requisiti di ammissione la laurea, almeno cinque anni di esperienza di direzione di Musei o istituti culturali pubblici o privati e nell’organizzazione e cura di attività espositive d’arte moderna e contemporanea, la buona conoscenza della lingua italiana e dell’inglese, parlate e scritte.
La commissione di esperti, nominata da Comune e Fondazione, selezionerà le candidature, fino a un massimo di dieci, per la partecipazione al colloquio sulla base di una serie di criteri: dall’esperienza sviluppata e dai risultati ottenuti nella gestione artistico-amministrativa delle strutture complesse destinate alla conservazione, tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, fino alla conoscenza delle collezioni e delle raccolte del Polo, all’esperienza nella cura di mostre d’arte contemporanea, nell’interazione col tessuto culturale del territorio in cui si è operato, nell’ideazione di progetti di comunicazione e nella gestione di progetti europei. Saranno valutati anche l’esperienza internazionale, i titoli accademici e le specializzazioni post universitarie.