Polizia Locale, utilizzava un permesso contraffatto per persone con disabilità

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Automobilista sanzionato e denunciato

PIACENZA – Al lavoro in centro storico, senza pagare la sosta negli stalli blu, utilizzando un permesso contraffatto per persone con disabilità intestato a un parente defunto, con tanto di una sua foto. Così un uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di falso materiale e uso di atto falso. Nei giorni scorsi gli agenti, a seguito di un controllo mirato al fine di contrastare il fenomeno delle soste abusive sugli stalli riservati alle persone con disabilità, accertavano che sul parabrezza di un veicolo era esposto un permesso intestato ad un parente defunto del proprietario. Inoltre, al termine di una verifica sulle banche dati, emergevano contrasti tra la data di validità del permesso e la data di decesso del suo intestatario.

Gli agenti del Comando di via Rogerio hanno voluto vederci chiaro: dopo aver monitorato per alcuni giorni i movimenti dell’uomo, hanno atteso che uscisse dal luogo di lavoro per poi effettuare il controllo. Alla vista degli uomini in divisa ha subito cercato, senza poi riuscirci di nascondere il permesso, che è finito nelle mani degli agenti. In Comando il permesso è passato sotto la lente degli operatori dell’Ufficio Falsi documentali, i quali ne attestavano la non genuinità.

Al termine degli accertamenti di rito relativi al procedimento – in fase di indagini preliminari, che proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale – il permesso è stato sequestrato e l’uomo, oltre a vedersi contestare un verbale previsto dal Codice della strada, è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per i reati di falsità materiale e uso di atto falso.

“Sono stati avviati controlli capillari al fine di verificare l’effettiva titolarità dei permessi emessi dal Comune di Piacenza – rende noto il Comando di Polizia Locale di via Rogerio -. Un’attività che comporterà l’impiego del personale in forze ad alcuni nuclei i quali, attraverso un intreccio di dati accerteranno anche la sussistenza dei presupposti normativi circa l’assegnazione degli stalli nominativi per le persone con disabilità”.