Uno di loro risultava irregolare su territorio nazionale, l’altro colpito da un ordine di espulsione
PARMA – Tre persone indagate per occupazione abusiva di un edificio di proprietà privata in via Buffolara. Uno di loro è risultato irregolare su territorio nazionale, l’altro era colpito da un ordine di espulsione.
Gli agenti di via del Taglio sono intervenuti su segnalazione di un cittadino che ha lamentato la presenza di persone non autorizzate all’interno dell’immobile.
Una volta sul posto, gli agenti hanno fermato un 21enne, di origini magrebine, senza fissa dimora, che aveva ricavato, in modo illecito, una camera da letto nel sottoscala dell’edificio, che era stato precedentemente chiuso e sigillato dal proprietario, proprio per evitare intrusioni. L’uomo è stato accompagnato al Comando di via del Taglio per gli accertamenti del caso in quanto privo di documenti. Una volta effettuati i rilievi fotosegnaletici, è stato indagato per occupazione abusiva di edificio e deferito all’ Autorità Giudiziaria per non aver ottemperato ad un ordine di espulsione, che gli era stato già notificato.
Dalle verifiche dello stabile, poi, è emersa la presenza di altre due persone al primo piano. Si erano sistemate all’interno di un “monolocale”, ricreato a dovere con tanto di letto, divano e angolo cucina. I due, un 30enne di origini magrebine e senza fissa dimora ed una 20enne italiana residente in città, sono stati indagati per occupazione abusiva di edifici. L’uomo, inoltre, privo di documenti ed irregolare sul territorio nazionale, è stato deferito per immigrazione clandestina.
Il Comandante, Michele Cassano, ricorda come la collaborazione dei cittadini sia sempre molto preziosa per il controllo delle situazioni di degrado. È utile sapere, poi, che, in caso di locazione di immobile a cittadini stranieri, oltre all’obbligo di registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate, il proprietario dell’immobile è tenuto a darne comunicazione entro 48 ore all’Autorità di Pubblica Sicurezza, come disposto dal Testo Unico sull’immigrazione. Diventa invece un reato il comportamento del proprietario dell’immobile che trae dall’affitto un profitto ingiusto, avvantaggiandosi della condizione di illegalità dello straniero clandestino: in questi casi l’art. 12 comma 5 bis del Testo Unico sull’immigrazione punisce il reo con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sanzione accessoria della confisca dell’immobile a seguito della condanna.“