PIACENZA – Entrato in servizio nel 1981, per quarant’anni è stato uno dei pilastri della Polizia Locale di Piacenza. Adesso per il sovrintendente Giuseppe Niccoli è arrivato il momento della meritata pensione: dal 1° agosto infatti lascia il suo incarico al Comando di via Rogerio per dedicarsi a una vita senz’altro più tranquilla. Niccoli (classe 1959) ha indossato la divisa nel 1981, poco più che ventenne, e dopo circa otto anni è entrato nel Reparto motociclisti e poi successivamente nella Squadra Infortunistica. È stato poi, negli anni successivi, direttore di tiro, responsabile della Logistica, dei mezzi e della strumentazione tecnica, direttore di tiro del personale del Corpo e armiere, garantendo sempre la sua professionalità e disponibilità in ciascuno dei diversi compiti assegnatigli.
Ieri mattina i suoi compagni di lavoro hanno voluto tributargli un caloroso saluto accogliendolo, all’ingresso del Comando di via Rogerio, con un lungo applauso accompagnato da alcuni squillanti colpi di sirena e dalla luce degli abbaglianti. A rivolgergli il più sentito “grazie” erano presenti il Commissario superiore Giuseppe Addabbo, il Comandante dell’Unione Val Nure Paolo Giovannini e tanti colleghi, molti anche tra quelli trasferitisi nel tempo nei Comandi della provincia. Il Commissario superiore Addabbo ha salutato il collega evidenziandone le doti umane e professionali dimostrate nei suoi quarant’anni al servizio della Polizia Locale di Piacenza, ricordando in particolare la sua disponibilità a essere sempre presente quando necessario anche al di fuori dell’orario di servizio. Della passione di Niccoli per il lavoro – è stato ricordato -, resta testimonianza presso il Comando la raccolta di testi, strumenti tecnici e motoveicoli (alcuni risalenti agli anni Sessanta), raccolti e conservati con cura negli anni di servizio.
Anche l’assessore alla Sicurezza urbana Luca Zandonella non ha voluto far mancare il suo saluto a Giuseppe Niccoli: “A nome dell’Amministrazione comunale lo ringraziamo per i tantissimi anni di servizio svolto con serietà, capacità e competenza. I ringraziamenti vanno non solo alla sua professionalità, ma anche all’entusiasmo, alla dedizione e al senso delle istituzioni che da sempre hanno caratterizzato il suo impegno. Sicuramente ne sentiremo la mancanza, ma allo stesso tempo gli auguriamo una serena e meritata pensione. Grazie!”.