È successo nei giorni scorsi in via Trento, dove due pattuglie del Nucleo Problematiche del territorio della Polizia Locale di Parma, con agenti in borghese e mezzi non riconoscibili, coadiuvati anche da colleghi in divisa, hanno effettuato vari controlli. Il 31enne era già noto agli agenti per essere fuggito in passato in occasione di altri controlli. Anche in questa circostanza, alla richiesta di esibire i documenti, si è dato alla fuga, cercando di fare perdere le proprie tracce.
Gli agenti hanno ingaggiato un inseguimento senza quartiere, lungo via Tonale, stradello Marca-Rolli Conrad. Circondato; l’uomo ha addirittura finto la resa per tentare, poi, di darsi di nuovo alla fuga. Gli agenti lo hanno definitivamente bloccato facendo fronte ai suoi scatti di insubordinazione: ha reagito divincolandosi con calci e pugni. Sul posto sono giunti i rinforzi. Un agente ha riportato contusioni ed è stato dimesso con 10 giorni di prognosi dal Maggiore.
Trasportato in via del Taglio, il soggetto, che ha rifiutato declinare le proprie generalità, è stato sottoposto a rilievi foto-segnaletici ed è risultato destinatario di due decreti di espulsione del 2019 e di due ordini di lasciare il territorio nazionale emessi dalle Questure di Parma e di Roma. L’uomo è stato denunciato a piede libero per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità, lesioni nei confronti di pubblico ufficiale. Gli è stato inoltre contestato il provvedimento di espulsione perché destinatario di plurimi decreti di espulsione ed ordini del Questore, pur trattenendosi, senza giustificato motivo, sul territorio nazionale.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alla Sicurezza Cristiano Casa, che ha dichiarato: “La Polizia Locale di Parma sta dimostrando, ancora una volta, di essere un attore importante nel contrasto ai fenomeni di degrado urbano nella nostra città. Il legislatore nazionale dovrebbe accelerare nell’approvazione della riforma della Polizia Locale, da troppo tempo attesa, al fine di consentire a noi amministratori di dotare le polizie locali di risorse umane e strumentali adeguate, senza dimenticare i giusti riconoscimenti anche in termini contrattuali per l’intera categoria. A questo si dovrebbe aggiungere un ulteriore intervento del legislatore per far sì che queste operazioni, spesso anche pericolose per i nostri operatori e dalle forze dell’ordine, non vengano vanificate da provvedimenti poco tutelanti per la collettività. Le espulsioni verso i soggetti irregolari che delinquono e che girano per le nostre città devono essere concrete e non solo provvedimenti sulla carta”.
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