La vicenda si è svolta nel pomeriggio di sabato, quando gli agenti della Polizia Locale, nel corso di controlli di routine, in borghese, nella zona della stazione, hanno notato una Toyota muoversi in modo sospetto in via Trento.
L’uomo alla guida si è fermato, ha avuto contatti con un potenziale pusher, per poi ripartire repentinamente. Il pusher ha fatto perdere le proprie tracce, gli agenti si sono concentrati sul veicolo, inseguendolo. Il conducente ha accostato in via Palermo, all’incrocio con via Cuneo.
L’uomo è stato identificato, si tratta di un cinquantenne residente in Parma che ha reagito con nervosismo ai controlli, manifestando una certa insofferenza. Ha affermato, senza che gli fosse stato esplicitamente richiesto, di essersi liberato del crack appena acquistato, di essere un tossicodipendente agli arresti domiciliari.
L’uomo è stato accompagnato al comando di via del Taglio, dove sono stati effettuati accertamenti accurati in merito alle misure a cui risultava sottoposto, ed è stato avvisato il magistrato di turno. Dal momento che lo stesso non risultava autorizzato alcun spostamento dagli arresti domiciliare, è stato arrestato, in ordine al reato di cui all’Art. 385 del codice penale, per evasione dal luogo di detenzione.
Dai controlli, a suo carico, sono emersi diversi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. Dal controllo della Toyota, poi, è stato rinvenuto, in un sacco nel bagagliaio, un mazzo composto da 17 chiavi di varie misure, di cui l’uomo non ha saputo giustificare il possesso. Le chiavi sono state sequestrate.
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore alla Sicurezza, Cristiano Casa, che ha dichiarato: “La Polizia locale continua nel controllo attento del territorio e dei luoghi più sensibili per la vita della nostra comunità, per assicurare la tranquilla convivenza. La costante presenza degli agenti permette, come in questo caso, di assicurare alla giustizia chi non rispetta le regole: il reato di evasione prevede la pena della reclusione da 1 a 3 anni. E’ fondamentale che chi delinque venga assicurato alla giustizia e non giri impunemente per le strade della città”.
Michele Cassano, comandante del Corpo di Polizia Locale di Parma, ha detto: “Il termine per descrivere questa attività è serendipità: mentre la pattuglia era intenta in attività antidegrado, si è imbattuta in un evaso. Queste situazioni per gli operatori della Polizia Locale sono all’ordine del giorno e non si può continuare a non accorgersi che esistono geometrie variabili per le tutele degli appartenenti alle forze dell’ordine nazionali e delle Polizia Locali, nonostante l’impiego di queste ultime nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico sia aumentato in questi ultimi 10 anni, a fronte di una riduzione oltre 10 mila unità su tutto il territorio nazionale”.
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