Quello andato in archivio è stato un anno che ha raccontato una storia a sé: oltre che nelle tradizionali attività sul fronte della sicurezza urbana, stradale e alle attività amministrative – rimodulate per via dell’alleggerimento del traffico urbano (con fermo quasi totale durante il lockdown), dello stop di eventi e di molte attività – i 228 donne e uomini della Polizia Locale riminese hanno contribuito con il loro operato e in sinergia con le forze dell’ordine a garantire il rispetto delle disposizioni anti-covid, a tutela della salute pubblica e quindi della collettività.
Un servizio che si è tradotto tanto nelle azioni di controllo sul territorio, quanto nel supporto meno visibile ma altrettanto importante dato da remoto: ogni giorno la centrale operativa e il centralino del Comando di via Della Gazzella hanno risposto mediamente a circa mille telefonate, senza contare le centinaia di email, cercando di fornire indicazioni, risposte e interpretazioni di dispositivi, ordinanze e DPCM.
Sul versante del contrasto all’inosservanza alle disposizioni anti-Covid, da marzo a fine anno sono state circa 1.680 le pattuglie impegnate per un totale di oltre 47.000 tra persone ed esercizi controllati, che hanno portato complessivamente a 299 sanzioni e 121 denunce.
Sicurezza stradale
Il Covid dunque ha cambiato il lavoro quotidiano degli agenti della Polizia Locale, senza per questo trascurare i pilastri dell’attività, a partire della sicurezza stradale.
Sono stati 111.682 i veicoli sottoposti a controllo. Tra i diversi servizi effettuati anche quelli di viabilità (8542), presidio delle scuole (1209), soccorso a utenti in difficoltà (4520), controllo veicoli abbandonati (215). I controlli alcolometrici effettuati sono stati 1.972, con 61 sanzioni penali per l’art. 186 del codice della strada (guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0.8 g/l), contro le 107 del 2019.
Il minor traffico sulle strade ha influito sull’incidentalità, in drastico calo (953 sinistri rilevati contro i 1425 del 2019) e con un dimezzamento degli incidenti mortali (da 8 a 4).
Complessivamente sono state 104.044 le violazioni al codice della strada, con un calo esatto di diecimila sanzioni rispetto al 2019.
di cui oltre la metà (49.940) accertate attraverso l’ausilio della strumentazione elettronica come autovelox, vista red semaforici, speed scout. 24.421 le violazioni relative alla velocità rilevate dagli autovelox operanti in sede fissa su via Settembrini di fronte all’Ospedale (9170) e su via Euterpe (12392) a cui si è aggiunto l’impianto su via Tolemaide, ripristinato a marzo (839).
Videosorveglianza
Sul fronte della videosorveglianza sono 136 le telecamere installate sul territorio comunale (nel 2019 sfioravano il centinaio), un network di impianti di ultima generazione che controllano i punti nevralgici del territorio riminese per garantire maggiore sicurezza, a cui se ne aggiungeranno 20 in fase di installazione. Da Viserba a Miramare, dalle aree a monte della statale passando per il centro storico, la marina e la stazione ferroviaria, sono quasi una novantina i punti di installazione, individuati svolgendo un’attenta analisi dei luoghi, delle loro caratteristiche e delle criticità. A queste si sommano le 20 telecamere che monitorano in maniera costante i cinque sottopassi ferroviari del territorio. Cuore del network è la sala radio operativa della Polizia Locale, dove operatori formati sono addetti alla gestione della videosorveglianza.
Sicurezza urbana
In ambito di sicurezza urbana, da anni la Polizia Locale di Rimini è impegnata nel progetto S.U.N. – sicurezza urbana notturna – prorogato fino a dicembre 2022 e che ha consentito il potenziamento dei servizi di controllo e presidio del territorio oltre l’orario di servizio previsto. Tra i dati, si segnalano i controlli sul fronte dell’anti-prostituzione (435), le aree a rischio degrado (435).
Nella lotta allo sfruttamento della prostituzione e della tratta di persone – fenomeno che paga un vuoto legislativo ormai storico – il Comune di Rimini da anni si avvale dell’’emanazione di apposite ordinanze comunali: nel 2020 sono state 281 le sanzioni, numero che eguaglia il dato del 2021.
Altro fenomeno al centro dell’attività della polizia locale è l’abuso di alcolici e il loro consumo sulle aree pubbliche. Anche in questo caso l’Amministrazione è intervenuta con ordinanze temporanee mirate. In particolare quest’anno è stata emanata un’ordinanza sindacale specifica che prevedeva il divieto di vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e bevande analcoliche in vetro in alcune aree del centro storico per evitare episodi si assembramento a prevenzione dal contagio da COVID-19. Le sanzioni legate alle ordinanze sono state 49 contro le 6 dell’anno precedente (ma con l’ordinanza entrata in vigore il 31 ottobre 2019)
L’unità cinofila
Jago e Thor sono i due cani del nucleo cinofilo che supportano gli agenti di polizia locale nei servizi di controllo del territorio e antidroga. Nel 2020 il nucleo cinofilo ha portato tra i vari risultati all’arresto di 8 persone per spaccio di sostanze stupefacenti e al sequestro di circa 23 chilogrammi di droga.
Rimane costante le attività della polizia amministrativa, impegnata su molteplici fronti, tra cui il rispetto dei regolamenti nell’esercizio delle attività commerciali. Tra queste le attività di rivendita degli alcolici su cui sono stati effettuati 236 controlli (con 42 sanzioni), ma anche le pratiche anagrafiche evase (6947), l’evasione delle pratiche informative (10.148). L’anno si è chiuso inoltre con quasi 1.700 accertamenti condotti dall’ufficio Edilizia e Ambiente e 162 comunicazioni di notizie di reato.
Infine continuano a crescere i Tso, i trattamenti sanitari obbligatori: nel 2020 ne sono stati eseguiti 147 contro i 116 registrati due anni prima (2018).
“Mai come in questa occasione è doveroso ringraziare lo straordinario lavoro delle donne e degli uomini della Polizia Locale, che non si può descrivere solo ricorrendo a questo quadro, seppur molto esplicativo, di dati – commentano il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – Nel picco della pandemia, con il virus che ha bloccato in casa il Paese, il personale del Corpo è stato impegnato in prima linea per garantire la tutela della salute pubblica, in stretta collaborazione con Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza. Un lavoro condotto con professionalità e con non pochi sacrifici e che prosegue tutt’oggi, con l’obiettivo di essere di supporto alla comunità nell’affrontare uno dei periodi più complessi mai vissuti dalla nostra città e dal Paese nella storia recente. Un’attività, stravolta nella sua organizzazione, che si è districata tra il susseguirsi dei Dpcm e delle normative, ma che parallelamente ha visto i nostri agenti tenere alta l’attenzione sulla sicurezza urbana, sui controlli stradali, sulla prevenzione del degrado urbano. Un impegno dunque a 360 gradi che merita di essere riconosciuto al nostro Corpo, a cui va il nostro grazie a nome della comunità”.
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