PARMA – Trentaduenne denunciato dalla Polizia Locale di Parma per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, deturpamento e per ricettazione. Sequestrata la merce di cui non è riuscito a giustificare il possesso.
Tutto è nato dalla segnalazione di alcuni commercianti del centro che hanno notato l’uomo introdursi in diversi negozi con fare sospetto e mettere in atto attività di danneggiamento degli stessi: è’ stato sorpreso a sputare sulle vetrine e a scalfirle, a rovesciare i contenitori dei rifiuti posti di fianco all’ingresso degli esercizi commerciali stessi.
Gli agenti della Polizia Municipale lo hanno bloccato sabato, dopo un inseguimento rocambolesco.
Alcuni commercianti, infatti, hanno avvertito il Comando della sua presenza e gli agenti in borghese della Polizia Locale sono intervenuti immediatamente, richiedendogli le generalità ed i documenti identificativi. Dal controllo effettuato nelle banche dati del Ministero degli Interni, è emerso che l’uomo era conosciuto alle forze dell’ordine per provvedimenti attuati dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Parma.
L’uomo si è sottoposto ai controlli manifestando una certa insofferenza, con uno scatto fulmineo, poi, ha tentato la fuga, correndo a più non posso nelle strade del centro. Dopo aver percorso strada al Duomo, è stato raggiunto dagli agenti in piazza del Battistero dove è stato immobilizzato. E’ stato fatto, quindi, salire sull’auto civetta ed accompagnato negli uffici di via del Taglio, dove è stato identificato e sottoposto a perquisizione. Nel suo zaino sono stati rinvenuti: quattro cellulari, tre carte bancomat, un codice fiscale, diverse carte fedeltà, la maggior parte intestate a terzi. L’uomo non ha saputo giustificarne la titolarità e la provenienza. Tra gli oggetti ritrovati anche le chiavi di un veicolo a motore e una certificazione Verde Covid-19 su supporto cartaceo, intestata ad altra persona. Allo stesso è stata notifica l’esecuzione della “Comunicazione del provvedimento che ha disposto l’esecuzione della misura di sicurezza all’autorità di pubblica sicurezza ex Art. 659 comma 2 c.p.p.”, atto emesso il quattro dicembre di quest’anno dalla Procura di Reggio Emilia, in virtù dell’ordinanza emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia, che disponeva l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno.
L’Assessore alla Sicurezza, Cristiano Casa, così ha commentato: “L’alto senso civico dei nostri concittadini trova un’ampia e immediata risposta positiva con l’azione di contrasto posta in essere dalle forze di Polizia; in particolare, devo sottolineare la grande professionalità dimostrata dai componenti il Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia Locale, da tempo impiegati in maniera efficace al contrasto di questi fenomeni di microcriminalità predatoria”.