MODENA – Rendere più snelle le attività legate al controllo del territorio, per esempio consentendo agli operatori sulle strade di interrogare direttamente le banche dati, e liberare di alcuni compiti la sala operativa che potrà, quindi, seguire con ancora più attenzione gli interventi in atto e le segnalazioni dei cittadini. Sono gli obiettivi della Polizia locale di Modena grazie alla fornitura di 40 tablet, che potranno diventare 80, e di cinque computer portabili. La nuova dotazione, che permetterà di migliorare l’operatività quotidiana delle pattuglie, rientra nell’ambito del processo di digitalizzazione che da alcuni anni sta sviluppando il Corpo; il progetto, del valore complessivo di 36mila euro, ha ricevuto un finanziamento di 30.310 euro dalla Regione Emilia-Romagna.
Dopo che nell’ultimo biennio il percorso di informatizzazione e di dematerializzazione si è concentrato soprattutto sulle attività di ufficio e sui servizi per i cittadini, una scelta necessaria anche alla luce dei cambiamenti, organizzativi e operativi che il Comando di via Galilei ha attuato in conseguenza dell’emergenza sanitaria, il nuovo step riguarda appunto l’attività esterna degli operatori. I tablet e i notebook, dotati di applicativi innovativi e connessione di rete comunale, sono affidati agli equipaggi che pattugliano la città, in maniera tale da rendere più agevoli i servizi sul territorio, ma anche per garantire una più rapida ed efficace presa in carico delle segnalazioni grazie all’interfaccia al sistema regionale Rilfedeur.
L’inserimento degli accertamenti sui dispositivi tecnologici consente, infatti, agli operatori di interrogare i diversi database così da poter procedere direttamente sul luogo dell’intervento a controlli approfonditi senza dover interagire col Comando e facendo fronte in maniera più dinamica, quindi, alle richieste dei cittadini. Allo stesso modo, con i tablet è possibile, per esempio, annotare in tempo reale i dati sugli incidenti stradali e sugli altri interventi, stendere relazioni di servizio e registrare le informazioni per le operazioni di polizia giudiziaria.
La nuova modalità operativa è attiva da alcuni mesi con la distribuzione dei primi tablet, affiancata dai corsi di formazione per utilizzare la strumentazione in maniera corretta. Assieme ai tablet e ai notebook, inoltre, sono stati acquistati anche due “armadi” in cui collocare i dispositivi tecnologici al termine del servizio e una bacheca informatica riservata ai portachiavi delle auto di pattuglia.
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