“Un’altra bella notizia di questi giorni – commenta il Rettore Paolo Andrei – insieme a quelle sui fondi per l’edilizia e sui Dipartimenti di eccellenza. Il successo dei nostri progetti in questo bando del Ministero della cultura è un ulteriore motivo di soddisfazione, anche perché questi interventi avranno ricadute ampie e ci permetteranno di fare un ulteriore salto di qualità. L’Università in cui crediamo, e per la quale abbiamo lavorato intensamente in questi anni, vuole essere protagonista del contesto territoriale e della sua offerta culturale, un Ateneo aperto all’esterno e capace d’interfacciarsi in maniera virtuosa con ciò che lo circonda. Il miglioramento di accessibilità e condivisione del patrimonio museale va senz’altro in questa direzione”.
“Le strutture museali testimoniano la storia di un’Università – aggiunge il Prorettore alla Terza Missione Fabrizio Storti – evidenziando come il processo di costruzione della conoscenza avvenga mediante avanzamenti progressivi e sistematici. Il nostro Ateneo ha un percorso culturale millenario, che ha prodotto collezioni risalenti a secoli fa, così come la struttura dello CSAC, relativamente recente e unica nel suo genere. Valorizzare i nostri musei rendendoli più attrattivi e facilmente accessibili e fruibili da tutti, anche da chi ha difficoltà sensoriali e di mobilità, significa servire al meglio la nostra Istituzione e la nostra Città. Il PNRR ci ha offerto l’occasione di proporre interventi fortemente migliorativi sia per il Museo di Storia Naturale sia per lo CSAC. Grazie all’impegno e alla competenza del personale tecnico e amministrativo preposto e dei docenti coinvolti, siamo riusciti ad avere successo con entrambi i progetti. È un grande risultato, di cui andare fortemente orgogliosi, consapevoli di aver colto una grande opportunità”.
I DUE PROGETTI IN DETTAGLIO
Museo di Storia Naturale
Il Ministero ha concesso 500mila euro per rendere accessibili le collezioni storiche e didattiche del Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma in un’unica collocazione integrata, abbattendo le barriere motorie, cognitive e sensoriali, per consentire a tutte le tipologie di pubblico di accedere a una visita autonoma, e potenziando inoltre le attività educative. Attualmente l’accessibilità del patrimonio museale è limitata dalla dispersione spaziale delle collezioni e dei laboratori didattici su più edifici e più livelli verticali, il che penalizza soprattutto i visitatori con disabilità motorie. Il progetto consentirà di realizzare un museo organizzato per essere accessibile a tutte e tutti, con collezioni allestite anche per divulgare i principi di biodiversità, di tutela ambientale e di confronto tra culture. Il progetto sarà volano per far intersecare le collezioni museali con i dibattiti sulla sostenibilità e sul ruolo della comunità scientifica in relazione alla società.
L’intervento proposto consiste nella realizzazione di un percorso ad accesso autonomo, senza barriere, su due livelli della Sede centrale dell’Università: al piano terra sarà creato un allestimento lungo il corridoio perimetrale, ove ricollocare le collezioni ora decentrate in vari plessi; al primo piano sarà creato un ingresso unico, segnalato anche da percorso tattilo plantare, con scalinata e ascensore adeguato a disabili motori e sensoriali. L’accessibilità sensoriale e cognitiva delle collezioni sarà migliorata utilizzando nuove vetrine espositive di altezza adatta a bambini e visitatori con sedia a ruote, incrementando così la qualità dell’esperienza di visita per tutto il pubblico. Si farà uso di supporti esplicativi digitali e di strumenti in realtà aumentata quali video guide LIS, audioguide ITA/ENG, audioguide per non vedenti, virtual tour, personaggi in realtà aumentata per bambini, pannelli bilingue con display interattivi, totem touch per zoom sui reperti, lettura di didascalie digitali, QR Code. I lavori inizieranno questo mese e termineranno nella primavera del 2024.
Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC
Il progetto sullo CSAC ha ricevuto 371.248 euro ed è dedicato al miglioramento dell’accoglienza al pubblico del Centro. L’Abbazia di Valserena, prestigiosa sede della struttura, ha diversi ambienti dedicati al pubblico, di recente ulteriormente ampliati con la possibilità di visitare una parte dell’archivio, ma alcuni di essi presentano criticità di accesso per le persone diversamente abili. L’obiettivo del progetto è quello di creare un sistema di accoglienza ampliato e integrato, attraverso la predisposizione di azioni e strumenti efficaci per più tipologie di utenti. Saranno migliorati i servizi di accoglienza e supporto alla visita, anche mediante app e dispositivi con contenuti verbali, scritti e LIS. La struttura sarà dotata di un montascale a cingoli per sedie con ruote per l’accesso agli ambienti al piano seminterrato e ammezzato e inoltre sarà attivato un servizio di trasporto gratuito su prenotazione, adatto anche per persone disabili. La fruizione laboratoriale e tattile delle collezioni sarà facilitata facendo ricorso a stampe 3D di oggetti dell’archivio, con l’inserimento di dispositivi per l’attivazione di informazioni aggiuntive. Si progetteranno esperienze laboratoriali per adulti, bambini e scuole che, partendo da opere e narrazioni del Museo, costituiscano occasione di attualizzazione delle proposte e siano spunti di approfondimento di tematiche specifiche anche di stampo sociale (omofobia, femminicidi, povertà diffusa, nuove schiavitù, guerra, disagio psicologico, ecc.). I risultati attesi sono quelli di creare una comunità ampliata attorno alla struttura, interattiva con essa, in modo che insieme al pubblico si possano generare nuove conoscenze, consolidando il ruolo sociale e turistico del museo, con ricadute anche economiche sul territorio. La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2023.
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