La posa della prima pietra, il sindaco: “Ringrazio i collaboratori di Parmaalimenta”
Il viaggio istituzionale si è concluso con la posa della prima pietra delle strutture di ampliamento del Centro Maison Parma. Il sindaco, Federico Pizzarotti, insieme al Sindaco di Bujumbura, alla Vice Ambasciatrice d’Italia a Kampala e alla Presidente di Parmaalimenta ha deposto un bussolotto contenente una pergamena nella fondamenta dei nuovi edifici che andranno ad ampliare il Centro Maison Parma, consentendo un rafforzamento delle attività già in corso.
“Ho conosciuto una terra ricca di umanità e desiderosa di emergere – fa presente Pizzarotti al ritorno dalla missione -. Ci sono realtà che possiamo solo immaginare, ma per renderci conto di quanto siano povere e bisognose di aiuto devono essere vissute e comprese in prima persona. Da anni l’associazione Parmaalimenta, di cui il Comune di Parma è socio, svolge un importante impegno umanitario in Burundi. Ho voluto vedere di persona la professionalità e la qualità del suo lavoro, portando i saluti di Parma al popolo burundese. Ho scoperto – conclude il sindaco – una realtà davvero toccante che ha bisogno di attenzione e cura. Parma e la sua gente, ancora una volta, dimostrano di avere un cuore grande e di interessarsi delle situazioni internazionali. Essere Parma nel mondo non significa solo importare prodotti di pregio, mostrarsi attrattivi agli occhi dei turisti e far conoscere le grandi aziende del territorio, ma anche mostrarsi sensibili e vicini alle difficoltà di territori poveri con una gran voglia di rilanciarsi. Ringrazio di cuore Parmaalimenta per l’impegno che svolge, esortando i suoi collaboratori ad andare avanti su questa strada fatta di umanità, passione e professionalità”.
L’impegno di Parmaalimenta in Africa
Parmaalimenta è un’associazione di enti che si è costituita nel 2004 per la promozione dello sviluppo socio economico e sostenibile attraverso progetti di cooperazione decentrata finalizzati al superamento della fame e della povertà assoluta delle popolazioni del sud del mondo, in questo caso del Burundi. E’ costituita da Comune di Parma, Provincia di Parma, Comune di Collecchio, CNA Parma, Consorzio di solidarietà sociale, Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma e dall’associazione Mwassi e dalla società cooperativa Boorea. Il progetto Maison Parma ha preso avvio nel 2006 con la realizzazione di un centro servizi per gli agricoltori della zona nord di Bujumbura per trasmettere competenze nell’ambito della produzione, trasformazione, conservazione e vendita degli alimenti in un rapporto di dialogo con le competenze maturate in questo ambito a Parma. Il Centro Maison Parma dispone di uffici, punto vendita, cucina e laboratorio delle energie rinnovabili, di hangar per lo stoccaggio e decorticazione del riso e trasformazione della manioca, di un altro hangar per lo stoccaggio merci, di una cella frigorifera per lo stoccaggio e lavorazione dell’ortofrutta e di uno spazio per la formazione. A questi si aggiunge un Centro per l’educazione nutrizionale dove ogni anno vengono presi in carico più di 1000 bambini affetti da malnutrizione.
Oltre alle attività sopra elencate, Parmaalimenta in collaborazione con il CNR-IMEM di Parma ha avviato una piccola attività di produzione di pannelli e di installazione di sistemi Foto Voltaici.
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