A parco Ferrari, tra gli applausi della gente, Polizia locale e Carabinieri sequestrano quasi 2 etti di hashish e portano via due pusher processati oggi per direttissima
MODENA – L’assidua presenza di sportivi, famiglie e bambini che, nonostante l’emergenza sanitaria, anima parco Ferrari in questi primi pomeriggi di primavera, non ha scoraggiato gli spacciatori che nella stessa area mettono a segno le loro vendite. A fermarli, nel pomeriggio di mercoledì 24 marzo ci hanno invece pensato operatori di Polizia locale e Carabinieri con l’aiuto del cane Pit dell’Unità cinofila di cui si è dotato il Comando di via Galilei. L’operazione ha portato all’arresto per spaccio di stupefacenti di due uomini processati per direttissima il giorno successivo.
Nel primo pomeriggio di mercoledì, agenti del Nucleo Problematiche del Territorio della Polizia locale e militari dei Carabinieri della Stazione di Modena, in abiti civili, hanno condotto un controllo congiunto, sulla base di segnalazioni giunte ad entrambi i comandi. A finire nel mirino degli operatori due piccoli gruppi di persone nordafricane che stazionavano nei pressi delle panchine collocate nel lato est del laghetto del parco, sul lato di viale Italia. Dopo aver notato uno del gruppo, già noto alle Forze dell’ordine, allontanarsi e rovistare in un cespuglio, gli operatori hanno fatto scattare i controlli su una decina di persone.
Dal primo gruppo, uno dei presenti, subito fermato dagli agenti, ha tentato di disfarsi di un piccolo involucro gettandoselo alle spalle, nel prato. Per ritrovare il panetto c’è voluto Pit che, dopo aver ben fiutato la zona, ha marcato con la zampa un punto esatto consentendo il ritrovamento di un pezzo di hashish dal peso di 30 grammi. In tasca, lo stesso uomo che aveva tentato di disfarsi della droga, un 41enne di nazionalità tunisina, pluripregiudicato e irregolare sul territorio italiano, aveva altre due dosi di hashish pronte per la vendita e 40 euro in contanti. Infine, nello zaino, segnalato anch’esso da Pit, gli agenti hanno rinvenuto un bilancino di precisione evidentemente utilizzato per il confezionamento delle dosi.
Analoghi controlli, sono avvenuti sull’altro gruppo di tunisini e nel cespuglio dove un giovane era stato visto rovistare sono stati rinvenuti, con l’aiuto di Pit, due panetti di hashish del peso complessivo di oltre 150 grammi, un bilancino di precisione e tutto il materiale per il confezionamento delle dosi di stupefacenti
Il giovane, un tunisino 24enne, irregolare e da poco arrivato in Italia, è stato arrestato, fotosegnalato e, come l’altro spacciatore più anziano, processato per direttissima nella mattinata di giovedì 25 marzo. In entrambi i casi l’arresto è stato convalidato, i difensori hanno chiesto i termini per la difesa e il giudice ha disposto la misura del divieto di dimora in città.