BOLOGNA – Ritorna nel 2023 il (piccolo) Festival della Divulgazione, con una seconda edizione, dal 17 marzo al 2 aprile, caratterizzata da un programma ricco e articolato, che coinvolgerà tutto il territorio dell’Unione Reno Galliera. Sabato 11 marzo è prevista un’anteprima nella prestigiosa sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio di Bologna.
Come nella prima edizione, l’intento è promuovere lo strumento della divulgazione quale antidoto alla superficialità che caratterizza la comunicazione dei social media: una superficialità che porta con sé i rischi, concreti e attuali, della banalizzazione della conoscenza e della diffusione di fake news, di teorie pseudoscientifche, leggende metropolitane, approcci antiscientifici e interpretazioni strumentali della realtà.
Il Festival, promosso dal Comune di San Giorgio di Piano e dall’Unione Reno Galliera, persegue questo ambizioso scopo col tramite di relatori competenti e preparati nei loro rispettivi settori di ricerca e studio, ma anche mettendo a disposizione delle scuole laboratori scientifici gratuiti destinati a ragazz* delle scuole elementari e medie per la promozione del pensiero critico.
Tra i relatori spiccano certamente Adrian Fartade (1 aprile, divulgatore esperto in astrofisica e storia dell’esplorazione spaziale), Vera Gheno (2 aprile, linguista),
Guido Barbujani (15 marzo, genetista), Francesco Filippi (29 marzo, storico della mentalità), ma si parlerà anche di nucleare con Silvia Ballero (24 marzo), di musica con Giorgio Fabbri (25 marzo), di cibo ed entomologia con Lara Maistrello (19 marzo), di comunicazione con Riccardo Pirrone, social media manager di Taffo funeral services (17 marzo), e di tanto altro ancora.
Il Festival ospiterà inoltre due conferenze fotografiche, con i fotografi naturalisti Francesco Tomasinelli (11 marzo) e Marco Colombo (26 marzo), una passeggiata planetaria a cura dell’Associazione di divulgazione Minerva, una mostra sulle microplastiche nella Biblioteca di San Giorgio di Piano, una conferenza sulla telemedicina, la proiezione del documentario Almost Nothing sul Cern di Ginevra introdotto dall’astrofisico Pierdomenico Memeo, e – in collaborazione con la rassegna teatrale Agorà – un incontro sui quaderni ritrovati di Samuel Beckett, seguito dallo spettacolo L’ultimo nastro di Krapp presso il Teatro Alice Zeppilli di Pievo di Cento.
Dopo una prima edizione che ha registrato più di 500 presenze, anche quest’anno gli oltre 15 eventi saranno tutti a ingresso libero, grazie alle risorse stanziate dai Comuni organizzatori e al sostegno degli sponsor.