RIMINI – Il sottosuolo della città di Rimini è noto essere gravido di storia e di reperti testimoniali di varie epoche che documentano l’estesa urbanizzazione della città, quindi la sua intensa frequentazione e vitalità.
Si è conclusa il 18 marzo scorso con perfetta puntualità il primo intervento della campagna di scavo archeologico previsto su un’ampia area di piazza Malatesta.
L’indagine è stata svolta attraverso un progetto investigativo condiviso con la Soprintendenza archeologica di Bologna che ha pure svolto l’alta sorveglianza degli scavi. Sono stati così sondati circa 4.000 mq di un’area che fino a qualche mese fa era utilizzata come parcheggio auto. Sotto pochi decimetri dal vecchio piano d’asfalto sono affiorati una porzione estesa di muro cinquecentesco, che costituiva parte della “controscarpa” del fossato del Castel Sismondo, il basamento della Torre denominata “T3”, demolita ad inizio 1800, ed anche porzioni pavimentali e creste murarie di epoche sia anteriori alla costruzione del castello stesso che successive al suo potenziamento voluto a metà del 1400 da Sigismondo e che rese la Rocca celebre tra i contemporanei.
Gli Uffici tecnici del Comune
Il progetto complessivo si compone di due stralci progettuali esecutivi, ciascuno con obiettivi di riqualificazione caratterizzanti un luogo, l’area del Castello e del Teatro che è stato ridefinito “Piazze Malatesta: le arene delle arti”.
L’obiettivo principale è stato pertanto quello del suo re-inquadramento urbanistico e quindi della sua accessibilità alla ricerca della maggiore permeabilità possibile.
Riscoprendo anche un accesso e un’uscita dalla città storica tramite l’attraversamento del Castello, delle sue tre corti (Corte del Soccorso a monte, Corte di Mezzo e Corte a Mare lato città), realizzato con un percorso pedonale totalmente accessibile tra il sedime della originaria “Torre Portaia” e la Porta del Gattolo (orientata a Verucchio). Sono stati già inoltrati il progetto generale e il progetto del primo stralcio alle rispettive Soprintendenze di Bologna (archeologica) e di Ravenna (monumentale).
I primi due lotti esecutivi, parte del primo stralcio progettuale, prevedranno di ricostruire le pertinenze della Rocca Malatestiana segnandone parte dei perimetri, riconsegnando alla Rocca stessa una parte del suo antico fossato ed il vasto ambito segnato dal distrutto baluardo della Corte a Mare (un’opera ingegnosa per il primo periodo del 1400 che alcuni studiosi ritengono fortemente influenzata, se non addirittura progettata, da Filippo Brunelleschi, architetto fiorentino che contribuì alla fama della Potente Famiglia Medici di cui Sigismondo godeva stima ed amicizia). Si prevede che i lavori dei primi due lotti del primo stralcio di progetto possano essere già avviati entro l’estate 2016.
Il secondo stralcio, più prossimo ai perimetri del Teatro che oggi è in ricostruzione, definirà i contorni, gli spazi laterali, la ri-identificazione di pertinenze dell’antico tessuto edilizio e parte della pertinenza dell’antica cattedrale riminese detta di Santa Colomba.
Più nel dettaglio il progetto prevede la proposta progettuale contiene alcune soluzioni architettoniche, di arredo e di riorganizzazione funzionale degli spazi di cui si può accennare:
– realizzazione di un’area verde calpestabile e percorsi pedonali, arricchiti dagli elementi archeologici rinvenuti in forma diffusa, nelle pertinenze dell’antica corte a mare e parte dell’antico fossato, con predisposizione strutturale e infrastrutturale di elementi per l’installazione temporanea della platea dell’arena all’aperto nella parte del fossatotra castello e teatro;
– ricostruzione in forma contemporanea della parte demolita della torre;
– nuova realizzazione della torre “portaia” con belvedere;
– ricostruzione sul sedime rintracciato e storico della braga muraria di cinta della “corte a mare”;
– realizzazione dell’intero attraversamento del castello sia da monte che dalla città, attraverso la riscoperta del torrione detto “rivellino” e realizzazione di passerella pedonale accessibile sull’antica “porta del gattolo”;
– realizzazione della pergola sospesa per la definizione della parte di fossato che verrà destinata ad arena per gioco e spettacoli.
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