Cattolica

Piano spiaggia, la sindaca Foronchi illustra il documento sull’arenile

La sindaca Franca Foronchi

Martedì 17 ottobre, ore 15.30, incontro pubblico nella Sala del consiglio di Palazzo Mancini

CATTOLICA (RN) – Piano spiaggia, la sindaca Franca Foronchi e l’amministrazione comunale illustreranno il documento ad associazioni di categoria e cittadini martedì 17 ottobre alle ore 15.30 nella Sala del consiglio di Palazzo Mancini.  Piano che tra i punti salienti prevede la riduzione dei manufatti sulla spiaggia, la rinaturalizzazione della costa, l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma offre anche nuove opportunità per dotare gli stabilimenti di maggiori servizi come piscine naturali e chiringuiti.

“Siamo arrivati all’ultima fase di un percorso che ha portato all’elaborazione di uno strumento fondamentale e atteso da molto tempo dagli operatori del settore – spiega la sindaca Franca Foronchi – i quali potranno intervenire sulle loro strutture per ammodernarle e per aumentare la qualità dei servizi proposti ai nostri turisti, visto che quello precedente era scaduto nel 2019 creando un vuoto normativo che ha impedito qualsiasi investimento degli operatori sull’arenile. Il Piano ha come direttrice fondamentale quella di diminuire i fabbricati presenti sull’arenile, rinaturalizzando la costa. Abbiamo dedicato molta attenzione anche alla fruibilità degli stabilimenti da parte di tutti i tipi di turisti con passerelle di accesso al mare di una larghezza di almeno 100cm, ausili per la balneazione e abbattimento di tutte le barriere architettoniche. Abbiamo previsto la possibilità di realizzare una piscina o un chiringuito per quegli stabilimenti che decideranno di unirsi”.

Ecco alcuni punti del piano spiaggia:

Nuovi manufatti e attrezzature. I manufatti e le attrezzature devono ispirarsi a uno specifico “design balneare” e perseguire un carattere di leggerezza attraverso l’utilizzo di materiali da assemblare a secco e con un’altezza ridotta al minimo per ridurre la barriera visiva dalla città verso il mare. Nelle operazioni di riordino insediativo deve essere garantito il mantenimento dei varchi a mare e, dove possibile, il loro ampliamento, privilegiando gli sbocchi a mare dei corsi d’acqua e delle strade che portano al mare. La superficie coperta massima deve essere ridotta del 10% rispetto all’esistente del 1989. Negli interventi sugli stabilimenti nel tratto del Lungomare Rasi Spinelli si dovrà lasciare libera da manufatti una fascia di almeno due metri dalla linea di concessione. Nel caso in cui l’intervento unitario convenzionato ricomprenda un bar esistente, questo potrà essere ampliato fino ad una superficie massima di 144 mq. Le attrezzature per il gioco, lo svago e il benessere devono essere di carattere temporaneo e non devono determinare un’impermeabilizzazione permanente dell’arenile. Le strutture per i giochi dei bambini devono occupare non più del 20% della zona di attrezzatura da spiaggia e devono garantire la visuale del mare per almeno 2/3 del fronte.

Specchi d’acqua e Chiringuiti. La realizzazione di specchi d’acqua con una superficie complessiva superiore a 10 metri è consentita esclusivamente nell’ambito di un intervento unitario convenzionato oppure nel caso di avvenuta demolizione di piscina che era stata autorizzata per un periodo di tempo limitato. L’impianto deve essere realizzato secondo la tecnologia del “bio-design”, ovvero con elementi naturali quali rocce, sassi o simili, senza l’utilizzo di cemento o materiali plastici, fatto salvo il fondale necessario per la ritenzione dell’acqua. Sempre per gli interventi unitari convenzionati è ammessa l’installazione temporanea (120 giorni) di chiringuiti di superficie massima di 10 mq che avranno la possibilità di vendere gelati e bevande, la cui gestione verrà definita da un apposito regolamento. È prevista anche la possibilità di rifunzionalizzare eventuali chioschi precedentemente autorizzati in attività di somministrazione qualora l’intervento preveda opere di miglioramento dal punto di vista urbanistico: la creazione di coni visuali liberi, la rinaturalizzazione della spiaggia la riduzione dei fabbricati e l’incremento della superficie permeabile pari almeno alla superficie del manufatto oggetto del cambio di funzione.

Attenzione alle disabilità. Al fine di garantire l’accessibilità dell’arenile alle persone con disabilità deve essere garantito il superamento delle barriere architettoniche. Per garantire l’accesso all’acqua e rendere fruibili i servizi di spiaggia il gestore dello stabilimento deve predisporre apposite passerelle di una larghezza minima di 100cm con la possibilità di piazzole di sosta, o, in alternativa, una corsia di 120cm di larghezza. Ogni stabilimento balneare deve mettere a disposizione almeno un ausilio specifico per la balneazione e una struttura all’interno della zona giochi fruibili anche dalle persone con ridotta capacità motoria.

Tempistiche. Dopo l’adozione da parte del Consiglio comunale, il piano spiaggia verrà trasmesso al Comitato Urbanistico di Area Vasta, il quale avrà 120 giorni per esprimersi prima della definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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