FERRARA – Aggiornamento del 5-11-2022 – Un altro simbolo identitario restituito alle comunità di appartenenza nel giorno del centenario della edificazione. Era infatti il 5 novembre del 1922 quando fu inaugurato il monumento ai Caduti di Francolino, ideato dall’ingegner Cappa che decise di erigerlo in un’area verde in via dei Calzolai accanto al seicentesco oratorio del Borgo, detto “Chiesulin” e oggi dedicato a Sant’Antonio Abate.
Esattamente cento anni dopo, l’Amministrazione comunale di Ferrara ha voluto restituire il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale – a seguito della Seconda Guerra Mondiale il ricordo fu esteso alle vittime e ai dispersi del secondo conflitto -, riportandolo ai vecchi fasti grazie all’apposito Piano di Riqualificazione dei Monumenti messo in campo nell’ambito del progetto Con le Frazioni.
“Il progetto frazioni oggi porta un nuovo risultato concreto: la riqualificazione di questo storico monumento, nel centenario della sua costruzione. Siamo particolarmente legati a questo genere di interventi perché sono mirati al recupero di luoghi della memoria, luoghi e simboli nel cuore delle comunità – afferma il vicesindaco e assessore con delega alle Frazioni Nicola Lodi -. Per questo, rispondendo alle tante richieste che ci sono pervenute nel corso del nostro tour delle frazioni, abbiamo realizzato un censimento dei monumenti ai caduti sul territorio e un piano per il recupero di quelli bisognosi di interventi, investendo risorse concrete. Così, dopo i monumenti di Viconovo e San Martino, oggi anche quello di Francolino ritrova il suo decoro in una ricorrenza speciale: quella del primo secolo dalla fondazione”. Dopo la Santa Messa officiata dal parroco di Francolino don Giorgio Caon, la celebrazione è proseguita con la deposizione della corona e il momento di ricordo dei caduti e dispersi delle due guerre i cui nomi sono riportati sulle lapidi. Alla cerimonia ha preso parte anche Anna Maria Quarzi, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara che ha inquadrato storicamente il monumento realizzato in marmo bianco e bronzo, e composto da un basamento a tre gradini, da un piedistallo e da una colonna spezzata decorata con elementi bronzei: un ramo di edera attorto al fusto e una stella a cinque punte. Sul piedistallo sono affisse, con borchie metalliche, tre lapidi in ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale e una in ricordo dei morti della Seconda Guerra Mondiale. La lapide sul lato posteriore ricorda anche i caduti e i dispersi delle frazioni limitrofe di Pescara e di Fossa d’Albero.
Il recupero – inserito nel Piano di Riqualificazione dei Monumenti elaborato grazie alle segnalazioni raccolte dai residenti nel corso delle tappe del tour delle Frazioni – è stato curato dall’U.O. Progettazione e direzione beni Monumentali del Comune di Ferrara (responsabile dei lavori è l’ingegnere Paolo Rebecchi) e attuato dalla ditta Ducale Restauro s.r.l. previa approvazione dal parte della Soprintendenza. Per ripristinare il decoro del monumento, l’intervento ha previsto il consolidamento delle lastre del basamento; la pulizia da depositi e incrostazioni dell’intero monumento; l’applicazione di un trattamento biocida per rimuovere le patine vegetali; la stabilizzazione dell’ossidazione delle parti metalliche e applicazione di un protettivo; l’applicazione di impacchi per l’eliminazione delle impregnazioni di ossidi verificatesi sulle lastre marmoree. Francolino, dopo Viconovo (primo lotto) e San Martino, è il terzo intervento inserito dall’Amministrazione nel Piano di Riqualificazione dei Monumenti, voluto per recuperare alcuni dei luoghi simbolo delle Frazioni e che incarnano la memoria dei cittadini che abitano nei centri del forese. Entro l’anno verrà eseguito anche il restauro del monumento di Porotto.
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