Piano della Notte in zona universitaria, il bilancio del primo mese di iniziative

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Tante le presenze grazie a un’offerta culturale di qualità, street tutor e street host, operatori addetti alla mediazione culturale e all’educazione ambientale

BOLOGNA – Sono diverse le iniziative proposte durante l’estate per migliorare la vivibilità della zona universitaria nell’ambito del Piano della Notte, sviluppate grazie a un processo di ascolto costante e alla collaborazione tra Amministrazione, categorie economiche, cittadini e operatori culturali. La città offre infatti un ventaglio di opportunità accessibili a tutte e tutti; un’offerta capace di intercettare target diversi e puntare sulla cultura, la convivialità e il piacere di stare insieme come risposta al desiderio di vivere pienamente e in sicurezza gli spazi urbani.

Dal 27 giugno, è attiva MontagnolaH24, la sperimentazione che consiste nell’apertura h24 dei cancelli, come già avviene in altri parchi cittadini, rendendo così il parco accessibile in maniera continuativa. Nel primo mese, grazie anche alla presenza di Montagnola Republic e Frida nel parco che hanno portato un fitto calendario di musica dal vivo di qualità e attività culturali, l’area si è rivelata un luogo adatto per trascorrere le serate estive. Per favorire la frequentazione del parco, sono stati incrementati i servizi presenti e ne sono stati aggiunti di nuovi: i bagni sono aperti tutta la notte con personale addetto alla pulizia, e sono accessibili gratuitamente tutti i giorni a partire dalle 20 alle 6; inoltre la rampa da via Irnerio lato via Indipendenza è stata inclusa nel raggio d’azione del servizio di bike sharing Ridemovi. Infine nell’area, è stato previsto un presidio costante di street host, la nuova figura di addette e addetti impiegati in tutta la zona universitaria, e di street tutor. E per il periodo del rientro in città, sabato 31 agosto è prevista una grande notte bianca del parco, a cura di Frida con la collaborazione di Montagnola Republic, con tante attività tra sport, giochi e intrattenimento.

Lungo via Zamboni, in piazza Rossini a fine giugno è partita Zentrum, manifestazione organizzata dal Kindergarten e incentrata sulla musica dei dj resident del club, nel rispetto degli orari e dei volumi del regolamento acustico, e su talk e momenti di approfondimento. La manifestazione ha avuto un buon avvio, con circa 5500 presenze, e dopo la pausa di agosto ripartirà il 4 settembre.

In piazza Aldrovandi invece, Si balla, dal 27 giugno al 20 luglio ha proposto nelle serate di giovedì, venerdì e sabato lezioni aperte di ballo a cura di alcune scuole del territorio e selezioni musicali di vari generi dalla filuzzi, al country, passando per l’hindi hop e arrivando alla disco anni ‘80, registrando una partecipazione di oltre 4500 persone. Vista l’ottima risposta del pubblico, è in corso di valutazione una nuova programmazione a partire da metà settembre.

Anche il Botanique, in via Filippo Re, ha contribuito all’offerta culturale della zona universitaria con un fitto calendario di concerti che nel corso del mese hanno portato nel giardino 30.000 persone.

A fare da spola tra le varie iniziative e a percorrere le strade della zona universitaria nelle notti di giovedì, venerdì e sabato sono stati gli street host, operatori e operatrici provenienti dalla cooperativa La Carovana, l’associazione 0waste e l’associazione Universo con competenze di mediazione culturale e sociale, di educazione ambientale, di contrasto alla discriminazione e con il compito di informare su come e dove spostarsi di notte. Sempre più diffuso, con picchi di richieste nei weekend di luglio, il ricorso al servizio di accompagnamento per attraversare zone della città percepite come insicure lanciato all’inizio della primavera attraverso il profilo instagram.
Per quanto riguarda il lavoro di contrasto alla dispersione del vetro, nei mesi di giugno e luglio gli street host hanno raccolto oltre 3800 kg di bottiglie, scambiandole con bicchieri riutilizzabili.

Il Piano della Notte è lo strumento impiegato dall’Amministrazione per stare al passo con le trasformazioni dei ritmi di vita che stanno rendendo le città come Bologna sempre più “h24”. L’obiettivo del Piano è migliorare la qualità della vivibilità notturna della città, intercettando le nuove esigenze legate al cambio di abitudini e stili di vita, e diminuendo il gap tra la qualità dei servizi attivi nelle ore diurne e quelli attivi nelle ore notturne.