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Piacenza, sabato 6 febbraio “L’asilo nel bosco”

Primo appuntamento del ciclo di conferenze “Educare alla libertà” alla Passerini Landi

PIACENZA – Sabato 6 febbraio alle 16.30, presso il salone monumentale della biblioteca Passerini Landi, si terrà l’incontro “L’asilo nel bosco”, primo appuntamento del ciclo di conferenze “Educare alla libertà”.

Ospite dell’incontro sarà Paolo Mai, docente e coordinatore del progetto pedagogico Asilo nel bosco di Ostia Antica, che attraverso una quotidianità scolastica svolta quasi per intero all’aria aperta si propone di rispondere ai bisogni dei bambini dai 2 ai 6 anni: “Nell’asilo nel bosco – afferma Paolo Mai – la classe, intesa come spazio chiuso e sempre uguale, scompare e lascia il posto all’ambiente esterno ricco di stimoli. In questo modo i bambini imparano facendo, attraverso diverse attività che stimolano la curiosità, l’immaginazione, l’autonomia e la creatività”.

L’asilo nel bosco di Ostia, che ospita 25 bambini, trae ispirazione da esperienze simili avviate nel nord Europa da oltre 50 anni e dalle teorie di Montessori, Steiner, Agazzi, Freire e Rousseau, dimostratesi efficaci in questi anni di intensa e appassionata sperimentazione.

Secondo Mai “non esistono metodi validi sempre e ovunque, perciò il progetto attivo a Ostia attinge da diverse fonti per creare un modello educativo che sia efficace oggi nel nostro territorio. Educare all’aria aperta ci pare particolarmente funzionale ai nostri scopi in questo periodo in cui a livello scientifico si comincia a parlare – come fa Richard Louv nel suo libro “L’ultimo bambino dei boschi” – di patologie legate al “deficit di natura” e in un contesto in cui la fantasia, l’immaginazione e la creatività del bambino sono mortificate, la curiosità viene imprigionata da rigidi schemi costruiti dall’adulto e tutto sembra ruotare intorno all’aspetto cognitivo, relegando in un cantuccio l’importanza della relazione e delle emozioni”.

A livello di obiettivi pedagogici Paolo Mai afferma che “al primo posto ci sono la ricerca del benessere del bambino e la convinzione che l’educazione svolga un ruolo importante per costruire un mondo migliore. Infatti l’attività principale degli educatori consiste nel provare a osservare e ad ascoltare i bisogni, gli interessi e le attitudini dei bambini e a costruire un percorso di crescita che li soddisfi e li valorizzi”.

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Redazione

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