Alla conferenza stampa sono intervenuti:
– l’assessore alla Cultura, Jonathan Papamarenghi
– la direttrice dei Musei Civici di Palazzo Farnese, Antonella Gigli e
– Paola Pedrazzini, direttore artistico del Festival.
CALENDARIO EVENTI
VENERDÌ 18 GIUGNO
Antiquarium Santa Margherita
10.30 – 15 – 18 visite guidate
Palazzo Farnese
ore 16 – visita guidata alla Sezione Romana
a cura della Soprintendenza
16.30 e 17.30
Luci a Placentia. Creiamo insieme una lucerna romana
Laboratorio per bambini dai 6 ai 12 anni
a cura di Arti e Pensieri
18.00 – Piacenza tra otium e negotium
visita guidata tematica a cura di Arti e Pensieri
21.30 – Archeologia matematica – conferenza scenica
con Piergiorgio Odifreddi
SABATO 19 GIUGNO
Area Archeologica di Via Trebbiola
Ore 11.00 visita guidata a cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza
Piacenza Romana Tour
ore 11 e 16.30 partenza Iat – piazza Cavalli
Percorso: piazza Cavalli, San Martino in Foro, via Trebbiola, cortile di Palazzo Farnese
Palazzo Farnese
ore 16 – visita guidata alla Sezione Romana
a cura della Soprintendenza
ore 16.30 – visita guidata alla Sezione Romana
a cura della Direzione Musei
16.30 e 17.30
Il profumo di Placentia. Creiamo insieme un olio profumato “alla romana”
Laboratorio per bambini dai 6 ai 12 anni
a cura di Arti e Pensieri
18.00 – “Vacanze Romane”
incontro con Federica Guidi
DOMENICA 20 GIUGNO
Area Archeologica di Via Trebbiola
Ore 11.00 – visita guidata a cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza
Piacenza Romana Tour
ore 11 e 16.30 partenza Iat – piazza Cavalli
Percorso : piazza Cavalli, San Martino in Foro , via Trebbiola, cortile di Palazzo Farnese
Palazzo Farnese
ore 16 – visita guidata alla Sezione Romana
a cura della Soprintendenza
16.30 e 17.30
Timbra che ti passa! Creiamo insieme un mattone romano e personalizziamolo con marchi speciali
Laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni
a cura di Arti e Pensieri
18.00 – Made in Placentia
visita guidata tematica a cura di Arti e Pensieri
21.30 – Giocando con Orlando – spettacolo teatrale con Stefano Accorsi
Vacanze romane
Tempo libero e vita quotidiana nell’antica Roma
Mondadori 2015
PRESENTAZIONE
Ibam forte via sacra: me ne andavo passeggiando lungo la via sacra. Comincia così uno dei passi più famosi del poeta latino Orazio. Uscito presto di casa, il nostro se ne va bel bello lungo la via Sacra, che attraversa ancora oggi il Foro romano, in una mattina che sembrerebbe splendida, fino a quando un seccatore non si accosta al nostro, subissandolo di importune chiacchiere. Una mattina persa, una giornata rovinata, una tragedia immane!
Per fortuna il tempo libero dei romani poteva dipanarsi anche in maniera più piacevole e di certo le possibilità di impegnare le ore rubate agli affari offriva a Roma tante possibilità.
Uno spettacolo a teatro, una giornata alle corse o, per i più forti di stomaco, un supplizio capitale: questi erano alcuni dei piaceri che si offrivano agli occhi di ricchi e poveri, anche se in maniere talvolta differenti.
Un posto di tutto rispetto, nella scala di valore dei piaceri nel mondo romano, occupano poi le terme, segno della romanità per eccellenza in tutto l’impero.
Se una giornata alle terme rimette in sesto il corpo e anche l’anima, un passaggio in osteria con una partita a dadi e qualche buona scommessa può risolvere la giornata con guadagni inaspettati, mentre una capatina al bordello può dissipare tali guadagni nell’amplesso focoso. Per pochi, invece, il piacere dell’esercizio dell’intelletto, bene di lusso.
Con questo libro l’autrice intende offrire, in maniera leggera ma approfondita e curiosa, uno spaccato della società romana, attraverso il tempo che ciascun cittadino dedicava a se stesso.
SCHEDA BREVE DEL LIBRO
La società romana, simbolo e paradigma dell’efficienza del mondo antico, si rivela nei suoi aspetti meno produttivi e più dediti alla ricerca del piacere. Scopriremo attraverso i secoli che il tempo libero e la ricerca edonistica possono avere strade e percorsi anche diametralmente opposti: dalla soddisfazione più istintuale per mezzo del tifo sfegatato durante una corsa di carri, dal trasporto quasi bestiale nell’incitare un gladiatore al colpo mortale, fino alla compartecipazione catartica del teatro tragico o fino all’esercizio raffinato dell’intelletto nella stesura di dotte dissertazioni o nella piacevole lettura.
La gestione del tempo libero degli antichi romani diviene il pretesto per approfondire gli aspetti e pieghe della società romana, attraverso la fotografia dei momenti meno convenzionali -o presunti tali- del vivere quotidiano.
Federica Guidi è archeologa, laureata in Lettere classiche, specializzata in archeologia all’Università di Bologna e dottore di ricerca in Scienze Archeologiche (Università di Padova). Fin dall’età di 13 anni la passione per l’archeologia l’ha condotta a partecipare a scavi in Italia e all’estero. Lavora al Museo Civico Archeologico di Bologna. Collabora con numerosi musei e istituzioni per mostre, allestimenti, percorsi didattici, pubblicazioni scientifiche. Dal desiderio di comunicare ad un pubblico di non addetti ai lavori la propria passione per il mondo antico nascono “Morte nell’arena. Storia e leggenda dei gladiatori” (2009), “Il mestiere delle armi. Le forze armate dell’antica Roma” (2011) e adesso “Vacanze romane. Tempo libero e vita quotidiana nell’antica Roma” (2015):
QUARTA DI COPERTINA
Cosa facevano Cicerone e Cesare nel «tempo libero»? La società romana, simbolo e paradigma di efficienza nel mondo antico, si rivela in questo libro nei suoi aspetti meno produttivi e più rivolti alla ricerca del piacere. Federica Guidi racconta un aspetto inedito della cultura latina facendo ricorso alle fonti antiche, storiche e letterarie ma anche archeologiche e artistiche, e ci svela tutto un mondo fatto di terme e banchetti, elevate conversazioni filosofiche e piccanti appuntamenti amorosi, giochi privati (dai dadi ai giocattoli dei fanciulli) e ludi pubblici, villeggiature, collezionismo e buoni libri. Scopriremo infatti attraverso i secoli che il tempo libero e la ricerca edonistica possono avere strade e percorsi diversissimi: dalla soddisfazione istintuale e quasi bestiale del tifo durante una corsa di carri o i giochi gladiatori alla compartecipazione catartica del teatro o all’esercizio raffinato dell’intelletto nella stesura di dotte dissertazioni.
Nota introduttiva
Chi non ricorda il passato e` condannato a
ripeterlo.
George Santayana, The Life of Reason, 1905
Ho una notizia per il Sig. Santayana: siamo
condannati comunque a ripetere il passato.
E` quel che vuol dire essere vivi.
Kurt Vonnegut, Barbablu, 1987
In questo libro mancano moltissime cose.
Vero.
Chiunque avrà la pazienza di leggerlo non troverà un sacco di aneddoti, episodi, situazioni, temi. Troverà momenti salienti della storia di Roma spiegati e commentati e altri, altrettanto
importanti, messi sotto silenzio o appena accennati. Episodi e informazioni che magari uno ha in mente fin dai tempi della scuola e che desidera ritrovare tra queste righe.
Come ha potuto l’autrice omettere la descrizione strutturale, arco per arco, del Colosseo? Come ha potuto non descrivere la fine barbina del monaco Telemaco che, entrato di soppiatto nell’arena, cominciò a tuonare contro i giochi in corso per scuotere la coscienza del pubblico e da questo fu effettivamente lapidato? Perché nulla si dice di Lucio Quinzio Flaminino che, per compiacere il suo giovane amante, fece addirittura uccidere un Gallo innocente, in barba a qualsiasi decenza?
Non vi è traccia delle maschere di bellezza consigliate da Ovidio nell’Ars Amandi, non vi sono ricette di cucina. Potrei continuare a lungo, consapevole di avere molto selezionato,
forse in modo discutibile agli occhi di qualcuno: lascio al disappunto – ma spero soprattutto al piacere – del lettore trovare o meno in questo libro situazioni note e meno note relative all’immenso tema del tempo libero nell’antica Roma.
Ma, prima di iniziare, una sola precisazione: parlare di tempo libero è un’impresa quasi sconfinata. Ogni argomento, ogni tema, ogni aneddoto porta con sè il riferimento a una società complessa, articolata e sviluppata su secoli e secoli di storia. Un argomento ne apre un altro, un aneddoto per essere compreso a pieno deve trovare il suo posto nel contesto sociale, politico, cronologico di riferimento. Riunire e sviscerare in un solo volume tutti i temi, le informazioni, gli studi recenti, le testimonianze antiche, relativi a questa o quella vicenda, avrebbe voluto dire scrivere una colossale storia sociale di Roma, dalle origini alla caduta (come minimo) dell’impero romano d’Occidente. E, in aggiunta, mettere in appendice un manuale di storia romana, per orientarsi a tutto tondo.
Un volume del genere sarebbe stato superfluo, oltre che immenso e probabilmente parecchio complesso. Esistono già fior di studi scientifici e specialistici nelle biblioteche dei dipartimenti universitari di storia antica, archeologia e filologia classica. Esistono meravigliosi manuali. Esistono studiosi che hanno dedicato la vita ad approfondire in maniera impeccabile e talvolta rivoluzionaria questioni relative al mondo antico.
Sono testi a disposizione di tutti coloro che vogliano indagare in dettaglio e in maniera scientifica un argomento o studiare a fondo la storia di un popolo che ha contribuito così tanto a formare il nostro passato.
Ma esiste anche il diritto del lettore curioso ed “estraneo ai fatti” di approcciarsi con leggerezza al mondo antico, senza per forza averne fatto una professione.
Esiste infine il diritto dell’autrice di credere che la divulgazione storica, semplice ma corretta, sia una risorsa da coltivare con testardaggine, perché il sapere, il ricordo, la memoria, la comparazione col passato ci rendono più attenti e consapevoli nei confronti del mondo che ci circonda.
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