PIACENZA – Nei giorni scorsi, il Comune di Piacenza ha presentato alla Regione Emilia-Romagna la manifestazione di interesse per la candidatura di quattro aree produttive al fine della realizzazione di infrastrutture in fibra ottica per la connettività alla banda ultra larga, secondo la procedura definita dall’Azione 2.1.1 del Programma operativo legato al Fondo europeo di sviluppo regionale 2014/2020. Le aree interessate sono quelle produttive di Montale e Roncaglia, la zona industriale dell’Orsina e l’adiacente Area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea) nel Polo logistico Le Mose, comprendente il Tecnopolo presso il complesso ristrutturato Casino Mandelli.
“Scopo del progetto complessivo – dichiara il vicesindaco Francesco Timpano – è quello di attrezzare le aree con banda ultra-larga, al fine di portare alle imprese servizi, soluzioni e tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) in grado di aumentare competitività ed efficienza. L’Agenda digitale europea affida infatti un ruolo chiave alle Ict, quale fattore decisivo per lo sviluppo e la competitività delle attività socioeconomiche. In tal senso, la creazione e l’adozione di reti più veloci rappresenta uno degli strumenti più idonei a favorire la creazione e lo sviluppo di attività e servizi sempre più innovativi”.
In linea con tali obiettivi, la Regione Emilia Romagna si è dotata da tempo di una propria Agenda digitale regionale, per l’adozione di specifiche azioni per l’abbattimento del digital divide e lo sviluppo e la diffusione di reti a banda ultra larga nelle aree produttive al fine di incrementarne la competitività. In coerenza con questi strumenti, l’Azione 2.1.1 del Por Fesr Emilia Romagna 2014-2020 si propone l’obiettivo di estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità e sostenere l’adozione di tecnologie future ed emergenti e di reti in materia di economia digitale.
“Attraverso tale azione – conclude Timpano – la Regione intende, in particolare, intervenire per creare le condizioni ideali allo sviluppo di un mercato competitivo delle imprese tramite la realizzazione di infrastrutture di rete pubbliche in fibra ottica per assicurare la disponibilità dei servizi di accesso a internet a 100Mbps nelle aree produttive dell’Emilia-Romagna in cui si registra un fallimento del mercato nell’offerta e nell’accesso ai servizi della banda larga e ultra larga (c.d. “aree bianche”)”.
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