PIACENZA – Al via il progetto “Le nostre parti offese. Solidarietà in scena”, elaborato dalla Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati e dal Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena (Bo) allo scopo di sensibilizzare giovani, operatori e cittadini sulla condizione delle vittime di violenza, anche attraverso l’azione teatrale, al quale hanno aderito i Comuni di Piacenza, Parma, Modena, Bologna e Ferrara.
Si terrà infatti giovedì 28 gennaio in mattinata, presso il salone Pierluigi di palazzo Farnese, il primo incontro organizzativo per dare attuazione al progetto nella nostra città. Saranno presenti gli assessori comunali Giulia Piroli, Tiziana Albasi e Stefano Cugini, la direttrice della Fondazione vittime reati Elena Buccoliero, Giulia Musumeci per il Teatro dell’Argine di San Lazzaro, oltre alla presidente del Tavolo provinciale contro la violenza alle donne Gloria Zanardi e ai rappresentanti di tutte le realtà coinvolte. Le parole chiave del progetto sono sensibilizzazione e informazione, obiettivi da raggiungere attraverso tre diverse azioni che verranno proposte e riguarderanno le scuole, i professionisti che intervengono localmente nel supporto alle vittime di reato e i cittadini in genere.
“Il numero crescente dei femminicidi – sottolinea l’assessora alle Pari opportunità Giulia Piroli – e il rilievo ormai assunto dalla violenza di genere nel discorso pubblico, ci hanno indotto ad aderire al progetto. Scopo del quale è promuovere un atteggiamento di solidarietà e attenzione alle vittime dei reati, in particolare presso le giovani generazioni. La prima azione è infatti rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, con una lettura scenica – a cura della compagnia del Teatro dell’Argine – centrata su una storia di violenza riferita al mondo degli adolescenti, che interpellerà i ragazzi in una continua interazione con gli attori”.
Prosegue l’assessore al Nuovo Wefare Stefano Cugini: “Quando si verifica un reato molto grave – sia esso un omicidio, una violenza sessuale, un maltrattamento reiterato nel tempo -, nel tessuto sociale si crea uno strappo, una ferita che non riguarda soltanto la vittima, ma l’intera comunità. E’ questo il senso e il presupposto della scelta di solidarietà che è alla base del progetto, e che vedrà – quale seconda azione a livello locale – un incontro di sensibilizzazione e formazione sul tema della violenza di genere, rivolto ad un pubblico di avvocati, forze dell’ordine, operatori dei servizi sociosanitari e terzo settore”.
“La terza azione del progetto – conclude l’assessore alla Cultura Tiziana Albasi –, sarà una lettura scenica, aperta a tutti i cittadini e sempre a cura della compagnia del Teatro dell’Argine, sulla violenza intrafamiliare. In particolare, verrà ripreso e adattato il testo “I bambini non hanno sentito niente”, nato dall’esperienza di udienza in innumerevoli casi di violenza domestica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna. L’obiettivo è quello di avvicinare i cittadini al tema attraverso l’esperienza dei suoi diretti protagonisti e di promuovere il teatro come possibilità educativa e di solidarietà”.
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