SECONDO WEEKEND DI FESTIVAL RICCO DI PROPOSTE. Sabato 2 marzo la prima presentazione di libri al pomeriggio e i vincitori del Bettinardi la sera
PIACENZA – In questo weekend il Piacenza Jazz Fest inizia ad entrare nel vivo delle sue articolate proposte e dei suoi tanti volti: non solo big della musica internazionale, che riscuotono già consensi in ogni parte del mondo, ma anche largo spazio alle nuove proposte e agli eventi collaterali, con la musica sempre al centro, ma affrontata sotto diversi punti di vista. Questi sono i pregi di un’organizzazione, quella del Piacenza Jazz Club, interessata soprattutto alla crescita di una cultura musicale diffusa sul territorio e alla crescita di giovani che possano diventare i big di domani.
Il Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi”, dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori dell’associazione purtroppo prematuramente scomparso, si prefigge esattamente questo scopo fin dalla sua nascita e in sedici anni di attività al suo attivo può annoverare diverse scoperte che ora sono belle realtà del panorama musicale jazzistico. Ci si augura possa andare allo stesso modo anche per i due protagonisti del concerto di sabato 2 marzo al Milestone alle 21.15 con ingresso libero. Loro sono il pianista Mattia Parissi e Manuela Ciunna, vincitori rispettivamente della sezione Solisti e Cantanti lo scorso anno, che si esibiranno entrambi con un loro quartetto. L’ingaggio nel cartellone principale del festival dell’anno successivo è da sempre il premio più ambito per questi giovani (tutti sotto i 30 anni) concorrenti del Bettinardi, forse ancor più di quello in denaro, perché permette loro di mostrare il proprio valore in un contesto nazionale.
Il primo a esibirsi sarà Mattia Parissi, un fulgido esempio di ottimo pianismo italiano. Giovane e intraprendente, nonostante il carattere sostanzialmente schivo e riservato, si accosta ai grandi con reverenza, ma con le idee chiare su ciò che la loro musica rappresenta oggi per lui e questo omaggio a Luca Flores lo dimostra chiaramente. Luca Flores è stato, e rimane, uno dei più fulgidi e indiscutibili talenti emersi nel panorama jazzistico italiano. Sebbene la sua produzione non sia molto vasta e si articoli sostanzialmente nei circa dieci anni che vanno dal suo esordio discografico nel 1984 con il disco “Streams” di Tiziana Ghiglioni all’ultimo disco “For Those I Never Knew”, inciso a proprio nome nel 1995, pochi giorni prima della sua prematura scomparsa, in questo arco temporale Flores ha la possibilità di collaborare con straordinari musicisti di rilievo nazionale e internazionale; su tutti Chet Baker, ma anche i nostri Massimo Urbani, Nicola Stilo, Furio Di Castri, Roberto Gatto e moltissimi altri, inserendosi a pieno titolo tra i più importanti pianisti e compositori jazz italiani.
La seconda sarà la cantante Manuela Ciunna che vive a Roma ma la cui personalità siciliana è sempre fortunatamente evidente nelle sue ricche interpretazioni, che spiccano sia per una forte ritmicità, sia per le emozioni intense che riesce a trasferire agli ascoltatori; non per nulla è stata selezionata lo scorso anno da Diana Torto e da tutta la giuria della sezione cantanti del concorso Bettinardi su tante concorrenti giunte da tutta Italia. Si esibirà con un quartetto di ottimi musicisti: con un basso sintetizzato affidato alle sapienti mani del tastierista Seby Burgio, che si amalgama alla perfezione con i colori della chitarra di Paride Pignotti e l’impulso ritmico di Alessandro Marzi alla batteria.
Nel pomeriggio di sabato torna a far visita a Piacenza un grande amico del festival, un fotografo che negli anni ha portato a Piacenza alcuni dei numerosi progetti che porta avanti con generosità e bravura: lui è Pino Ninfa e presenterà un suo libro fotografico dal titolo “Racconti Jazz. Incontri fotografici in 7/8” presso la Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi” alle ore 17.00. Oltre allo stesso Ninfa a parlare di questa sua opera, sorta di diario personale con gli incontri e le emozioni che hanno contribuito a creare la leggenda del Jazz, interverrà il musicologo Luca Bragalini.
Pino Ninfa opera nell’ambito della fotografia di spettacolo e di reportage. Da tempo si occupa del recupero e della salvaguardia dell’ambiente, seguendo progetti di sviluppo delle popolazioni locali nelle foreste Africane e in Amazzonia. Particolare attenzione è riservata all’universo femminile e agli abusi di cui è spesso vittima. Ha realizzato progetti per il sociale in India, Nepal, Haiti, Sudafrica, Eritrea. Da anni sviluppa progetti sulla solidarietà con diverse ONG. Parallelamente all’attività di fotografo, Ninfa si occupa di didattica, tenendo workshop in Italia e all’estero.
L’edizione numero sedici del festival organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con la direzione artistica di Gianni Azzali, il decisivo sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia Romagna, dei Comuni di Piacenza e Fiorenzuola d’Arda e di alcune realtà imprenditoriali, il patrocinio del MiBAC e la collaborazione di una fitta rete di associazioni, istituzioni e realtà culturali del territorio piacentino e non. Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201