PIACENZA – Oggi anche in Italia si assiste al fenomeno della ricerca di percorsi scolastici alternativi alla scuola di Stato. Contemporaneamente nella scuola pubblica sono ancora in atto forme di partecipazione e di pratiche didattiche che tendono a muoversi secondo criteri di democraticità, privilegiando la relazione educativa. Molti insegnanti e qualche dirigente stanno impegnandosi per continuare ad attuare forme di didattica che abbiano al centro le attitudini innate del bambino, quali la fantasia, la curiosità, l’immaginazione e la creatività, attuando pratiche di sperimentazione collettiva anche di grande rilevanza, cercando così di far fronte alle mutazioni sociali cui stiamo assistendo e ai bisogni che ne derivano.
Va detto inoltre che l’iniziativa da parte delle famiglie di cercare soluzioni scolastiche alternative appare come un fenomeno che risponde prima di tutto ad una forma nuova di consapevolezza e sensibilità alla tutela della salute e del benessere dei figli. E’ questa preoccupazione che muove un numero sempre crescente di famiglie ad attivarsi per cercare una risposta al disagio e spesso alla sofferenza dei propri figli, motivati da una ricerca di contesti educativi che rispettino la persona del bambino e la sua libertà di apprendere, che siano cioè costruiti mettendo il bambino, i suoi bisogni i suoi diritti, al centro del progetto educativo/scolastico.
Con questo breve ciclo di incontri la Biblioteca Passerini-Landi intende presentare alcune riflessioni tratte dal dibattito che si sta svolgendo attualmente in Italia rispetto alla scuola, partendo da tre libri pubblicati recentemente.
Si partirà con L’asilo nel bosco: un nuovo paradigma educativo (6 febbraio) un libro in cui viene presentato un progetto pedagogico attivo ad Ostia Antica, rivolto ai bambini dai 2 ai 6 anni che si propone di rispondere ai loro bisogni relazionali ed emotivi attraverso una quotidianità scolastica che si svolge quasi interamente all’aria aperta.
Il secondo appuntamento (5 marzo) è con Paolo Mottana, docente di Filosofia dell’educazione presso l’università Bicocca di Milano, che presenterà La gaia educazione, un libro in cui l’apprendimento e la scuola vengono ripensati in modo profondo, nel tentativo di rispondere ad una esigenza educativa di mente e corpo, dove imparare diventa un’esperienza che si radica nella vita.
Si conclude il 9 aprile con il libro La campanella non suona più, di Francesco Codello in cui al centro della riflessione viene posto il tema dell’educare in quanto tirar fuori (ex-ducere), idea diametralmente opposta a quella, affermatasi nel corso del tempo, del riempire di contenuti, del plasmare.
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