Piacenza, “Dai cani dominanti alle scimmie iperattive” il 19 febbraio la presentazione

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PIACENZA – DAI CANI DOMINANTI ALLE SCIMMIE IPERATTIVE

Il giusto modo di trattare le persone nel lavoro e nella vita quotidiana

Incontro con l’autore Nello Gaspardo

Conduce Alberto Fermi

MERCOLEDI’ 19 FEBBRAIO, ore 18

LIBRERIA FELTRINELLI – PIACENZA

Che ogni uomo sia unico è indiscutibile. Esistono però caratteristiche ricorrenti fra gli esseri umani che ciascuno di noi si ritrova ad affrontare, nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.

L’autore individua nove tipologie di animali, attraverso le cui metafore racconta in modo diretto e chiaro la sua idea di comunicazione interpersonale spontanea.

Per ciascuna tipologia di persona – e quindi di “animale” – dipinge caratteristiche predominanti, il linguaggio non verbale utilizzato, le differenze di comportamento maschile e femminile e le modalità di approccio da mettere in atto con essa.

Nello Gaspardo Dopo la laurea in economia agraria e il dottorato in filosofia in Germania, è diventato professore ordinario presso la ESB Business School, Reutlingen (Germania) accumulando un’esperienza pluriennale nel campo della comunicazione, negoziazione internazionale e leadership presso le università partner come la Philadelphia University (USA), JP Jain Institute of Management and Technology, Mumbai (India) e la Scuola Amministrazione Aziendale (Torino). Coordinatore della doppia laurea tra la ESB Business School e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Piacenza). Nel 2008 Gaspardo ha ottenuto dal Ministro del Land Baden-Württemberg (Germania) il premio per l’insegnamento innovativo. Da anni è consulente a livello internazionale per global player come Daimler Benz, General Motors, Bosch, Fiat, SKF, DHL, Endress+Hauser, Kaefer, Credit Suisse ed altri gruppi.

Alberto Fermi, funzionario presso un’Agenzia di Ricerca nazionale pubblica, giornalista pubblicista, in passato Assessore Provinciale e Sindaco, coltiva fin da giovanissimo la passione per la politica al seguito di Nino Andreatta e oggi vive la medesima passione da osservatore, libero da appartenenze. Invecchiare, dice di sé, gli è servito non a diventare più saggio, ma molto più curioso.