Così l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati replica all’intervento della consigliera regionale Katia Tarasconi, “che riporta non meglio precisate perplessità sulle modalità di assegnazione degli alloggi. Ricordo che l’Amministrazione comunale è tenuta, in base all’articolo 25 della legge 24, a perseguire l’obiettivo di razionalizzare l’uso del patrimonio pubblico e di soddisfare le esigenze abitative del nucleo familiare, in rapporto alla sua composizione e preferenza. Questo significa – spiega l’assessore Sgorbati – che in base alle motivazioni personali e compatibilmente con la disponibilità degli immobili, i cittadini in graduatoria possono scegliere liberamente l’ubicazione della propria casa. E’ evidente che, laddove vi siano esigenze di assistenza sanitaria e sociale, d’intesa con Acer si definiscono progetti mirati di supporto e si attua ogni intervento necessario a contenere eventuali situazioni di disagio, a tutela di tutti i residenti”.
A questo proposito, il presidente di Acer Patrizio Losi aggiunge che l’azienda “è da sempre in prima linea, in particolare con il comparto tecnico e con la figura della mediatrice sociale, nel rispondere alle esigenze degli inquilini. Oltre alle mansioni previste dallo Statuto, alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi, sin dall’inizio del mio mandato mi sono impegnato per valorizzare le iniziative di educazione civica ben note non solo agli inquilini di Acer, ma rivolte all’intera cittadinanza. Abbiamo promosso corsi di educazione civica che hanno coinvolto oltre 1500 bambini e continuiamo a investire nell’educazione civica per gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia, perché crediamo che questo sia un fattore indispensabile per prevenire i conflitti che possono generarsi in quartieri ad alta densità abitativa”.
“Il Comune, facendosi carico delle spese, ha delegato la funzione di mediazione sociale ad Acer anche in virtù del contatto diretto e quotidiano con gli inquilini”, sottolinea Federica Sgorbati, che aggiunge: “Forse si è già dimenticato il fallimento della precedente Amministrazione, nell’individuare un mediatore sociale che facesse direttamente capo al Comune”.
Sul fronte del contrasto al degrado, infine, Patrizio Losi ritiene “assolutamente fuorviante sostenere che Acer si disinteressi dei problemi nel quartiere Farnesiana. Negli ultimi 10 anni sono stati eseguiti interventi per un totale di oltre 4 milioni e 500 mila euro nella zona, di cui 3 milioni e 829 mila euro complessivi per manutenzione straordinaria nei fabbricati ai civici 1, 3, 7, 9, 11, 13 e 15 di via Marinai d’Italia, nonché al n. 67, 69, 71, 73, 87, 89, 91 e 93 di via Radini Tedeschi e agli interni A, B, C e D di via Carella 1. Sono stati 2500, invece, gli interventi di manutenzione ordinaria, per una spesa di 750 mila euro. I fatti parlano da soli”.
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