“Philos” di Arturo Baldan approda alla Galleria d’arte del Ridotto (FOTO)

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Si tratta della prima mostra della programmazione 2020-2021

CESENA – Apre sabato 5 settembre, alle 16, presso la Galleria del Ridotto, la mostra personale dell’artista veneto Arturo Baldan (Dolo, 1964). L’esposizione, selezionata nel bando 2020 per l’assegnazione degli spazi espositivi del Comune di Cesena, propone una selezione di una quarantina di lavori che bene esemplificano le ultime ricerche dell’artista facenti parte della sua più recente produzione dal titolo “philos”. I lavori esposti possono essere identificati come installazioni dalla molteplice valenza espressiva: pittorica, per l’evidente componente segnica e cromatica e poi scultorea per l’altrettanto esplicita forza tridimensionale e plastica della materia. Un percorso ricco di suggestioni che saprà colpire l’occhio e l’anima di ogni visitatore.

Approdato dopo vari anni di ricerca ad una nuova fase di sperimentazione artistica, Arturo Baldan avvia nel 2012 un nuovo modo di concepire e realizzare le sue creazioni dal titolo “philos”. Un termine che si riferisce a quello che gli antichi greci usavano per designare il cosiddetto “amore fraterno”, una delle tre classificazioni amorose, insieme ad Eros ed Agape, da loro teorizzato. Si tratta di originali installazioni costituite da un telaio in alluminio su cui dei filati, posti in tensione, realizzano un seriale e pluricromatico disegno geometrico che altera la sua forma a seconda della posizione da cui lo si osserva. Un procedimento complesso si cela dietro la creazione di questi lavori che prevede dapprima la progettazione attraverso un bozzetto e poi la realizzazione artigianale di tutti i suoi elementi, dai fili in tessuto, colorati a mano, fino all’assemblaggio del telaio in alluminio e della struttura in plexiglas. L’artista attribuisce ad ogni elemento della sua composizione una delle tre istanze freudiane della personalità. I fili rappresentano l’Es, ossia il livello inconscio delle pulsioni e degli istinti, mentre il telaio che regge e pone in tensione i fili simboleggia il Super Io che ha il compito di controllare e dominare gli istinti attraverso la coscienza e le norme sociali. La mediazione tra queste due forze va a costituire l’opera nella sua interezza che simboleggia così l’Io. Ecco che ognuna di queste opere a seconda della loro conformazione e del rapporto tra le sue componenti costitutive va a riprodurre una specifica personalità che il visitatore potrà liberamente e psicoanaliticamente interpretare secondo la propria emotività.

L’esposizione resterà aperta al pubblico per l’intero mese di settembre, fino a domenica 27. Sarà possibile visitare la mostra mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19 e sabato e domenica e festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è gratuito. Sulla base delle disposizioni relative all’emergenza COVID-19 potranno accedere agli spazi espositivi 5 persone per volta muniti di mascherina e ben distanziate tra di loro.