FORLÌ – PERCHÈ GLI OPERATORI FUGGONO DAL CENTRO DI FORLÌ?
IL Mercato Coperto di Piazza Cavour, può diventare un progetto economico, culturale e di varia umanità, e un esempio per altre location.
Ormai la “fuga” dal centro storico cittadino di diversi operatori economici è diventata la punta di un iceberg di un malessere diffuso, di una incapacità amministrativa preoccupante, per questo ci vogliono nuove e rivoluzionarie IDEE ! Eccone una.
La ristrutturazione del Mercato coperto di piazza Cavour e la sua destinazione anche per eventi musicali di qualità risponde ormai ad una forte esigenza sia degli operatori commerciali che dei residenti, nonché di tutta la città. Una location invidiabile nel Cuore della città e con una facilità di parcheggio, che sembra non godere dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale.
Ci sono in città alcune Associazioni capaci di gestire lo spazio Eventi previsto nel nuovo progetto, una volta terminati definitivamente i lavori (sic!), con tutta una serie di eventi musicali, e non solo, con relativi stages e work shop vari, non disdegnando collaborazioni con altre Associazioni culturali che potrebbero proporre, ad esempio, incontri con poeti, scrittori, filosofi, registi, fotografi, insomma con tutte le altre discipline artistiche e culturali di qualità presenti in città.
E ho sottolineato queste discipline perché so bene che a Forlì esistono delle eccellenze artistiche e culturali di alta qualità che non vedono l’ora di essere coinvolte, E MESSE IN SINERGIA.
Credo a questo proposito che bisognerebbe attivare una particolare collaborazione anche con l’Istituto Masini, il Liceo Artistico Musicale e il Coro e la Banda Città di Forlì…, nell’ottica della più ampia sinergia tra le realtà musicali e culturali cittadine!
Con questa attività musicale, artistica, culturale, a mio parere dovrebbero fortemente interagire tutti gli operatori commerciali che operano già o che opereranno all’interno della struttura, agevolandone al massimo l’affitto, ma anche con gli operatori di piazza Cavour, in una forte sinergia con le proposte musicali e culturali, frutto di una qualificata e puntuale regia di respiro almeno annuale.
Le piccole attività di Ristorazione che sono state aperte o che apriranno all’interno del Mercato Coperto dovrebbero funzionare anche da ASPORTO, principalmente per il pubblico presente agli eventi, ma non solo, ed eliminare così il dispendioso e farraginoso servizio ai tavoli.
Questa location avrebbe inoltre bisogno di acquisire una sua agibilità definitiva x gli spettacoli, un piccolo palco, con un quadro elettrico di almeno 15 Kw di potenza e un piccolo spogliatoio.
Per quanto riguarda questi problemi tecnici e tutta la parte musicale, artistica, culturale, che si potrà proporre, si dovrebbero coinvolgere alcuni sponsor ILLUMINATI, come la Fondazione Cassa dei Risparmi, Cariromagna, Hera, Formula Servizi, Romagna Acque Spa, Conad Romagna, Unipol, Forlìfarma, Dorelan, Elfi, Bonfiglioli, etc…, con sponsorizzazioni di respiro annuale, e non per un solo evento.
ATTENZIONE 1- Per finanziare l’attività concertistica serale, oltre agli eventuali contributi pubblici e privati, che ogni Associazione coinvolta si procurerà autonomamente, dato che l’ ingresso del pubblico sarà sempre libero, suggerisco di far pagare anche un piccolo contributo a tutti gli operatori economici che opereranno all’interno della location, con una percentuale sull’incasso netto, nelle giornate con eventi. Perché saranno questi eventi a portare in massa i futuri clienti nel Mercato!!!
E già questa precisa volontà di coinvolgimento di tutte le forze economiche e creative, cittadine, in una unica location, può dare il senso di una svolta importante nella proposta culturale di questa città, legata fortemente alla sua disponibilità in pieno CENTRO STORICO.
ATTENZIONE 2 – Sarebbe infine doveroso coinvolgere in questo progetto tutti gli operatori commerciali di piazza Cavour, non solo quelli all’interno del Mercato, ma io direi anche gli ABITANTI RESIDENTI, per programmare insieme anche i loro possibili eventi autonomi, le loro idee, le loro proposte, e metterli in sinergia con il progetto complessivo ( Piazza e Mercato) ma principalmente perché questo lavoro comune deve portare ad una CRESCITA, uno SVILUPPO, non solo commerciale ma specialmente umano e culturale.
Io credo che un luogo appartiene a chi lo vive ogni giorno, sia come proprietario di casa (la comunità) sia come gestore di una attività commerciale o culturale. Piazza Cavour (e il suo Mercato Coperto) potrebbe diventare così un punto di confronto comunitario perenne, nel quale si aspira a raggiungere un invidiabile vivibilità attraverso la condivisione.
Michele Minisci
Fondatore del Naima jazz club