MODENA – Prende il via con un vero e proprio meeting / seminario telematico il percorso che porterà alla terza edizione del Premio Sognalib(e)ro per le carceri italiane. Martedì 5 maggio si confronteranno online i referenti dei gruppi che svolgono attività con i detenuti in 15 istituti penitenziari di tutta Italia che partecipano al Premio. Si collegheranno con Modena per dialogare insieme agli organizzatori sulle modalità migliori per coinvolgere e favorire una partecipazione positiva al concorso letterario.
“Abbiamo ritenuto – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi – che mantenere l’incontro, anche se online, costituisca un segnale forte e positivo. Lo scopo è condividere modalità ed esperienze con gli educatori degli istituti coinvolti e raccogliere suggerimenti per il prossimo Sognalib(e)ro”.
La scaletta dell’incontro, che si svolge dalle 14 alle 16, prevede interventi di Bruno Ventavoli, direttore e ideatore del Premio, dell’assessore Andrea Bortolamasi, di Eugenio Tangerini, responsabile Relazioni esterne e Responsabilità sociale di BPER Banca, e di Stefano Tè, direttore artistico del Teatro dei Venti. Al centro dell’incontro l’illustrazione di Bruno Ventavoli ai partecipanti delle finalità e dei valori del progetto Sognalib(e)ro, nato per promuovere lettura e scrittura nelle carceri come strumento di riabilitazione, secondo il dettato della Costituzione della Repubblica Italiana. Si proseguirà con la condivisione di modalità ed esperienze e un dialogo aperto, per concludere infine con la scelta condivisa dei tre libri da candidare nella prossima edizione del premio.
Gli educatori che partecipano al seminario sono referenti per la Casa Circondariale di Torino Lorusso e Cotugno, la Casa Circondariale di Modena, la Casa di Reclusione di Milano Opera, quelle di Pisa, Brindisi, Verona, Saluzzo, Pescara, Firenze Sollicciano, Napoli Poggioreale, Sassari, Paola, Ravenna; quelle femminili di Roma Rebibbia e Pozzuoli.
Programmato in origine nella giornata di apertura del Trasparenze Festival di Teatro dei Venti (rinviato a causa della pandemia), il Seminario Sognalib(e)ro, spiega Stefano Tè “è stato ideato per condividere scelte e metodologie con gli educatori che lavorano nelle Carceri coinvolte: solo con il loro apporto possiamo migliorare il progetto, rendendolo più efficace. L’appuntamento, in questo contesto di emergenza, assume un altro valore importante, quello di riportare il Carcere all’attenzione collettiva, attraverso i progetti che continuiamo a portare avanti, da remoto, con rinnovato impegno”.
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