MODENA – Per la prevenzione dei reati e il sostegno delle vittime di alcuni tipi di reato, come i furti e gli scippi, ha aperto a Modena un nuovo sportello “Non da Soli”, il quarto in città. Si trova nel territorio del Quartiere centro storico ed esattamente in via 4 Novembre 40/e (accesso da via Padre Candido), presso la sede di Ancescao Aps Modena; a gestirlo sono proprio i volontari dell’associazione. Il nuovo sportello è aperto nelle mattinate di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 12, con quattro operatori dedicati; vi si accede su appuntamento (email: segreteria@ancescao.modena.it).
Gli altri sportelli, che hanno tutti ripreso l’attività in presenza (si accede con prenotazione) sono presso: il Centro Sociale Anziani e Orti San Faustino di via Leonardo Da Vinci 158 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 11, tel. 059/827998,nondasoli.sfaustino@comune.modena.it); il Centro Sociale Anziani e Orti Buon Pastore di via Panni 202 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11, tel. 059/390431, anzianibuonpastore@libero.it) e presso il Comitato Cittadini Modena Est di piazza Liberazione 13 (lunedì e venerdì dalle 10 alle 12,30,mercoledì dalle 15 alle 17,30;nondasoli.modenaest@comune.modena; tel. 059/284109)
Gli sportelli “Non da soli” forniscono sostegno alle vittime e consigli anche di carattere legali; offrono chiarimenti su come duplicare più facilmente i documenti oggetto di furto (carta d’identità, patente, libretto di circolazione, targhe) e collaborano alla realizzazione di campagne informative sulla prevenzione dei reati con il Comune.
E per le vittime che hanno bisogno di un sostegno psicologico è entrato appunto in funzione lo Sportello psicologico attivato nell’ambito di “La prevenzione rende sicuri: azioni integrate per il contrasto di truffe e raggiri ai danni della popolazione anziana”, il progetto del Comune di Modena a cura dell’Ufficio Legalità e sicurezze, che si è aggiudicato un finanziamento del Fondo Unico Giustizia del Ministero dell’Interno e si avvale della collaborazione di enti e associazioni. A indirizzare alla consulenza psicologica le vittime di truffe e raggiri sono gli operatori di Federconsumatori che rispondono al numero verde 800631316 di Sos truffa (info@sostruffa.it) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18,30 e il sabato dalle 9 alle 13). Il cittadino vittima di una truffa o di un raggiro che dovesse necessitare di un aiuto psicologico per superare la brutta esperienza, potrà usufruire di due sedute gratuite presso lo studio di una professionista psicologa collaboratrice di Federconsumatori e nel caso in cui sia necessario un ulteriore intervento, la professionista potrà segnalare l’opportunità di proseguire le sedute al Centro di Psicologia Clinica dell’Ausl di Modena.
Infine, ci si può rivolgere agli Sportelli Non da Soli anche per presentare domanda di risarcimento al Fondo comunale di aiuto alle vittime di reato, che viene poi inoltrateaall’Ufficio legalità e sicurezze per la valutazione del caso.
Il Fondo per il risarcimento alle vittime di reato per danni materiali derivanti da alcune fattispecie di reati (scippi, borseggi, furti in abitazione, furti su auto in sosta) è istituito dal Comune di Modena che lo finanzia interamente, garantendo il pagamento di tutte le domande ritenute ammissibili e rientra tra le azioni di sostegno e vicinanza alle vittime. Il contributo copre riparazioni di danni materiali arrecati all’abitazione a seguito di effrazioni per furto o tentato furto, la sostituzione di serrature, la duplicazione documenti e/o chiavi. Ne possono beneficiare cittadini residenti o domiciliati nel Comune di Modena per fatti accaduti anche fuori dal territorio comunale e cittadini non residenti per fatti accaduti sul territorio comunale.
I danni devono essere adeguatamente documentati e l’importo copre il 70 per cento delle spese fino a un massimo di 200 o 300 euro a seconda del tipo di spese. Il Comune di Modena. (www.comune.modena.it/legalita-e-sicurezze/lufficio/chi-siamo-e-cosa-facciamo-1/sportelli/sportelli-non-da-soli).
Prima dell’emergenza sanitaria le domande di accesso al Fondo erano in media 175 all’anno; nel 2020 si sono ridotte a 90 e nel 2021, da gennaio ad oggi, ne sono arrivate 65. L’età del 44% dei richiedenti ha un’età compresa tra 51 e 70 anni e quasi il 27 per cento ha più di 70 anni. Nel 2019 i reati prevalenti per cui le vittime hanno fatto ricorso al Fondo sono stati il furto su auto (46%), furti in abitazioni (30%) e borseggi (17%) come nel 2020 ma in percentuali minori: 38% per furti su auto, 32% per furto in appartamento, 22% borseggio. Il 78% delle persone che si sono rivolte al Fondo nel corso del 2021 sono donne e le domande riguardano per il 57% furti su auto di cui il 24% con raggiro (richieste di per distrarre la vittima) e il 21% è avvenuto in parcheggi di centri commerciali; il 20% borseggi; l’11% furti in abitazione. In totale il 20% dei reati è stato commesso con raggiro.
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