Modena

Per l’8 marzo “Una città che parla con la voce delle donne”

In occasione della Giornata internazionale della donna, un mese di appuntamenti on line. Baracchi: “Tanti mondi insieme per raccontare la storia e l’attualità femminile”

MODENA – La storia e la rappresentazione delle donne, il lungo cammino che hanno percorso e l’attualità, segnata dall’emergenza sanitaria, che le vede confrontarsi con un lavoro non ancora paritario e con le discriminazioni che corrono sulla rete. Sono i temi che attraversano il programma di iniziative per la Giornata internazionale della donna 2021 promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con il Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione e con il coinvolgimento di numerose realtà locali.

Il programma si apre sabato 6 marzo, con il video reading “Ti abita la libertà in persona”, e prosegue, come è ormai tradizione, per tutto il mese con appuntamenti che si svolgeranno solo attraverso le piattaforme on line, in conformità con le restrizioni imposte per il contenimento del Covid-19. In calendario, seminari sui temi del lavoro e della conciliazione, spettacoli di teatro “espresso” e performance in video, approfondimenti sulle discriminazioni ma anche sulle rivoluzioni delle donne che sono stati presentati nella mattinata di giovedì 4 marzo, nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora alle Pari opportunità Grazia Baracchi; l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi; Vittorina Maestroni, in rappresentanza delle associazioni della Casa delle donne di Villa Ombrosa; Manuela Gozzi, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Il calendario dettagliato, con le istruzioni per partecipare ai singoli eventi, è scaricabile dal sito del Comune (www.comune.modena.it/pari-opportunita).

Come ha spiegato l’assessora Baracchi, il programma “vuole sottolineare che l’8 marzo non deve essere un giorno, ma è tutto l’anno. E lo fa esprimendo, in molti modi diversi, il pensiero delle donne e la loro forza in un contesto così difficile come quello della pandemia che ha fatto emergere grandi difficoltà ma che, per alcuni versi, è stata anche l’occasione per un cambio di passo nelle riflessioni e nei progetti. Sempre in quest’ottica – ha proseguito – il calendario è frutto della preziosa collaborazione delle associazioni femminili ma coinvolge anche mondi diversi, come quello artistico, lo sport, la scuola, l’università, le organizzazioni culturali, economiche e del lavoro: è una città intera che parla con la voce delle donne”.

Quella del 2021 è una Festa di anniversari simbolici: i cento anni dalla scelta della data dell’8 marzo per celebrare la Giornata internazionale della donna, e i 75 da quando, nel 1946, le donne per la prima volta esercitarono il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni amministrative, ricorrenza che sarà celebrata in Consiglio comunale giovedì 1 aprile. E in quell’occasione nacque anche la tradizione della mimosa come simbolo delle lotte femminili: Marisa Rodano, partigiana e tra le fondatrici dell’Udi, infatti, ebbe l’idea di accompagnare con un rametto di mimosa il volantino informativo per le donne chiamate per la prima volta al voto.

Gli anniversari offrono l’opportunità di ripercorre le storie delle donne modenesi, prima tra tutte Renata Bergonzoni, avvocata e tra le fondatrici della Casa delle donne contro la violenza e del Centro documentazione donna, alla quale, proprio l’8 marzo sarà dedicata la sala conferenze della Casa delle donne di Villa Ombrosa, e per approfondire la vera e propria rivoluzione che fu l’ingresso delle donne in politica. Il 2021 è anche l’anno di Dante, a 700 anni dalla morte, e le “sue donne”, raccontate nella Divina Commedia, diventano le protagoniste dell’ultima opera di Marco Santagata che sarà presentata dalla Biblioteca Delfini il 24 marzo.

All’attualità di oggi, appartengono gli incontri dedicati alle sfide che soprattutto le donne hanno dovuto affrontare nel corso della pandemia (il 10 marzo, promosso dalle organizzazioni sindacali) e quelli che approfondiscono la riflessione sulla discriminazione di genere rilanciata e diffusa da internet, oltre ai seminari per analizzare i passi avanti fatti nella condivisione del lavoro di cura. Ma anche il progetto di Modena volley con un video per raccogliere fondi a favore della Casa delle donne contro la violenza e quello di Ert, in collaborazione con Fmav: un reading in video con le voci delle donne e le immagini realizzate dalle studentesse e dagli studenti del Venturi.

Tra le iniziative anche incontri per fare il punto sullo stato di avanzamento di progetti partiti lo scorso anno come “Il cibo dell’anima”, realizzato con le detenute del carcere di Sant’Anna.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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