Per il Giorno della Memoria, Fuga. Ventuno poesie di Primo Levi a Modena / 29 gennaio

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FUGA, Valter Malosti – foto di Laila Pozzo

MODENA – Nell’ambito del ricco programma di iniziative del Giorno della Memoria 2024 promosso dal Comitato per la Storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, con il sostegno di Fondazione di Modena e in collaborazione con Fondazione Villa Emma, presenta al Teatro Storchi di Modena il 29 gennaio alle ore 19.00 Fuga. Ventuno poesie di Primo Levi, una messa in voce dei brucianti versi del grande autore italiano a cura di Valter Malosti.

La lettura, fra le tappe del percorso sulle opere e la figura di Primo Levi intrapreso da Malosti nel 2019, è accompagnata dal progetto sonoro di GUP Alcaro e dalla chitarra elettrica di Paolo Spaccamonti.

A precedere l’ascolto delle poesie, alle ore 17.30 al Teatro Storchi è in programma Non chiamarci maestri, un dialogo con il pubblico a cura del direttore della Fondazione Villa Emma Fausto Ciuffi, per approfondire i versi di Primo Levi e le tematiche affrontate.

Gli appuntamenti sono rivolti all’intera cittadinanza, con un coinvolgimento particolare delle scuole e dei più giovani, e sono a ingresso gratuito con prenotazione consigliata.

«Le poesie di Primo Levi – sottolinea il Presidente di Fondazione di Modena Matteo Tiezzi – sono lo strumento che insieme abbiamo scelto per onorare il Giorno della Memoria. È una produzione di valore che proponiamo con convinzione alle scuole e alla città. Meditare sul fatto che “questo è stato” non ci restituisce soltanto tutto il valore della memoria ma anche qualcosa di altro: ci consegna la necessità che il non rassegnarsi all’orrore resti patrimonio di ciascuno e per sempre».

«È di fondamentale importanza per ERT – dichiara il Presidente Giuliano Barbolini – prendere parte al calendario di iniziative promosse dal Comune di Modena per il Giorno della Memoria e realizzare questo appuntamento in sinergia con altri Enti del territorio con cui condividiamo una vicinanza nell’esercizio della propria funzione pubblica, come Fondazione di Modena e Fondazione Villa Emma. Torniamo alle preziose e sempre attuali parole di Primo Levi non solo per tenere vivo il ricordo per il presente, ma anche per le future generazioni, alimentando una consapevolezza storica collettiva».

Fuga. Ventuno poesie di Primo Levi

Fuga rappresenta una delle tappe del percorso sulle opere e la figura di Primo Levi intrapreso da Malosti nel 2019, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore, con il progetto Me, mi conoscete. Primo Levi a teatro, che ha visto l’avvio della preziosa collaborazione fra TPE, Centro Internazionale di Studi Primo Levi e Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi. Dal 2021 l’approfondimento e il lavoro si è arricchito della collaborazione di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.

Malosti compie un viaggio appassionato nelle sorprendenti e lancinanti liriche che Levi compose fra il 1946 e il 1985, attraverso il crinale sottile che unisce la lettura ad alta voce al paesaggio musicale, creato dal sound designer Premio Ubu 2023 GUP Alcaro e dal chitarrista Paolo Spaccamonti, storici collaboratori di Malosti.

Tutte le poesie sono incluse in Primo Levi – Opere complete, a cura di Marco Belpoliti, Einaudi Torino 2016, vol. II. Numerosi testi provengono da Ad ora incerta, raccolta pubblicata da Levi nel 1984. Altri sono successivi e costituiranno una novità per quasi tutti gli ascoltatori.

La selezione è composta da:

Il primo Atlante (1980), Cantare (1946), Il tramonto di Fossoli (1946), Ostjuden (1946), Il canto del corvo (1946), 11 febbraio 1946 (1946), Avigliana (1946), Il canto del corvo (II) (1953), La bambina di Pompei (1978), Donna Clara (traduzione da Heinrich Heine) (1976), Cuore di legno (1980), Schiera bruna (1980), Pio (1984), Annunciazione (1979), Canto dei morti invano (1985), Il decatleta (1984), Nachtwache (Guardia di notte) (1983), Fuga (1984), Il superstite (1984), Dateci (1984), Agli amici (1985). 

«Lavorando su Se questo è un uomo, messo in scena nel 2019 (adattato per il teatro insieme a Domenico Scarpa), ho verificato come quello che Levi diceva, e cioè che la sua poesia è nata certamente prima della prosa, fosse assolutamente vero. Molti dei capitoli del libro sono infatti anticipati dalla scrittura di liriche disadorne, folgoranti, appuntite come frecce.

Le poesie di Primo Levi sono Canti che irrompono nel corpo di chi le legge come lampi che il tuono non aveva annunciato, canti che vibrano e fanno vibrare la membrana del cuore con frequenze laceranti, ironiche, feroci, a tratti tenere e struggenti. Indimenticabili».

Valter Malosti

«Abissinia abissale, Irlanda iridata adirata» … Quando, al principio degli anni Trenta, Primo Levi era un ragazzo disponibile a ogni avventura, volle disegnare un suo Atlante pieno di colori, dove ciascun paese aveva forme bizzarre e suggeriva invenzioni di parole. C’era anche la Germania, «terra turchina di germi e di germogli». Il ragazzo Levi non poteva sapere che proprio da quel paese sarebbe germogliato un punto sulla terra chiamato Auschwitz e destinato a essere, qualche anno più tardi, la più memorabile delle sue avventure. Da quel «primo Atlante» del ragazzo Primo Levi si è scelto di cominciare una lettura delle sue poesie: ventuno testi, che aprono Auschwitz e il Giorno della Memoria nelle direzioni più inattese. Il tentativo è di aprire Auschwitz in ogni direzione, fare sì che Primo Levi possa virtualmente evadere dal Lager per forza di immaginazione, immaginazione tout court e immaginazione morale.

Domenico Scarpa 

Informazioni

Fuga. Ventuno poesie di Primo Levi

29 gennaio ore 19.00 – Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15 – Modena

Ingresso gratuito con prenotazione consigliata presso la biglietteria

tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com

Biglietteria: dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00

Online: modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.com

TEATRO STORCHI – Modena

lunedì 29 gennaio ore 19.00  

Fuga

Ventuno poesie di Primo Levi

letture di Valter Malosti

progetto sonoro e live electronics GUP Alcaro

chitarre elettriche Paolo Spaccamonti

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Primo Levi, TPE – Teatro Piemonte Europa

presentato in collaborazione con Fondazione Villa Emma

con il sostegno di Fondazione di Modena

in occasione del Giorno della Memoria 2024, parte del programma di iniziative promosso dal Comitato per la Storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena

ingresso gratuito

«Scrivevo poesie concise e sanguinose, raccontavo con vertigine,

 a voce e per iscritto, tanto che a poco a poco ne nacque poi un libro».

 Primo Levi da Il Sistema Periodico, Capitolo Cromo