In locali concessi dal Comune all’Associazione Salotto Magico, un luogo dove incontrare i figli e trascorrere tempo con loro. Lunedì 22 ottobre l’inaugurazione
MODENA – In via Borelli 48, in uno locale messo a disposizione dal Comune di Modena, nasce “La Casa di papà”, uno spazio dove i padri separati potranno incontrare e trascorrere del tempo con i propri figli, giocare con loro o aiutarli a fare i compiti. A gestirlo è l’Associazione Salotto Magico che sostiene l’iniziativa di un gruppo di auto-aiuto per uomini e padri separati.
La Giunta del Comune di Modena giovedì 18 ottobre ha approvato la delibera proposta dall’assessora al Welfare Giuliana Urbelli per la concessione di alcuni locali situati accanto alla comunità alloggio per anziani di via Borelli per un periodo sperimentale di due anni, eventualmente rinnovabili per altri due. In questi locali Salotto Magico darà vita a uno spazio polifunzionale per consentire ai padri separati di esercitare il proprio diritto parentale a tutela del diritto del minore di continuare il rapporto educativo-affettivo con entrambi i genitori anche dopo una separazione.
Lunedì 22 ottobre alle 19 “la Casa di papà” sarà inaugurata, presente anche l’assessora Urbelli.
“La realtà modenese – afferma l’assessora – all’avanguardia nella rete di servizi dedicati al sostegno delle donne e all’inclusione sociale di categorie svantaggiate, non contemplava ancora un servizio dedicato al sostegno di uomini e padri separati. A un anno circa dall’apertura dei Ciclamini per l’accoglienza di donne fragili con minori, abbiamo quindi raccolto le istanze di chi da anni lavora sul territorio con i padri separati, mettendo a disposizione un primo spazio di incontro protetto e dedicato, dove poter trascorrere momenti di vita quotidiana, come a casa. Si tratta di un primo passo per comprendere meglio bisogni che difficilmente riescono ad essere intercettati dai servizi”.
“Spesso infatti – aggiunge la presidente dell’Associazione Salotto Magico Elena Fano – le necessità di queste persone si esprimono sotto l’aspetto economico, ma anche sotto quello psicologico e sono difficili da percepire a causa di una certa reticenza, più diffusa tra gli uomini, a esprimere il disagio emotivo. Da quando, circa sei anni fa, si è formato il gruppo di auto aiuto ideato e condotto dallo psicologo psicoterapeuta Franco Boldrini, sono stati coinvolti oltre una cinquantina di padri. Ci siamo, inoltre, resi conto che la separazione può avere pesanti effetti anche dal punto di vista abitativo, con conseguenti difficoltà a continuare la relazione con i figli e a trascorrere con loro il tempo concesso in un luogo sereno e familiare, come intende essere La casa di papà”.