Ass. Coletti “progetto con doppio obiettivo: evitare che le difficoltà di linguaggio ostacolino la vita sociale dei pazienti e offrire sostegno psicologico ai caregiver”
FERRARA – Ridare voce ai malati di Parkinson, e un po’ di respiro ai loro caregiver. E’ l’intento del progetto intitolato proprio “Voce e respiro 2.0”, curato dall’associazione Gruppo Estense Parkinson (Gepa) a cui il Comune di Ferrara, su iniziativa dell’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti, destinerà un contributo di 9.214 euro, approvato ieri dalla Giunta, a sostegno delle attività in corso di svolgimento dall’aprile scorso a novembre 2023.
Il progetto vede il coinvolgimento sia di 15 pazienti con incontri di gruppo e ulteriori incontri individuali a domicilio con un logopedista, sia di una decina di caregiver cui sono dedicati incontri con una psicologa.
“L’obiettivo – spiega l’assessore Cristina Coletti – è quello di far sì che le difficoltà del linguaggio determinate dalla malattia non diventino un ostacolo per la comunicazione e la vita sociale delle persone affette da questa patologia. Il progetto prevede inoltre il sostegno alla domiciliarità degli interventi riabilitativi per chi non è in grado di partecipare agli incontri con il gruppo. Il tutto sempre nell’ottica di offrire anche un sostegno ai caregiver familiari che affrontano quotidianamente un impegno notevole anche in termini di tempo. Tra gli interventi mirati proprio a supportare sul piano psicologico i caregiver, un importante spazio è assegnato alle tecniche di mindfulness, che sono risultate efficaci sia per la riduzione dello stress associato all’assistenza prolungata, sia per incrementare le abilità di assistenza dei familiari che seguono un proprio caro”.
All’interno del progetto, alla psicologa è affidato anche il compito di offrire interventi di supporto per garantire spazi di ascolto e strategie comunicative mirati a ridurre i problemi da isolamento sociale. Gli incontri sono finalizzati inoltre a informare e formare i caregiver sugli interventi riabilitativi più idonei per prevenire complicanze nella disfagia.