Modena

Per i centri estivi contributi ad oltre 2.000 richiedenti

Grazie alle risorse stanziate da Comune e Regione, integrate con i fondi statali, tutte le famiglie in graduatoria potranno ottenere voucher fino a 336 euro a bimbo

MODENA – Tutte le 2.000 famiglie residenti a Modena che, in possesso dei requisiti, hanno fatto richiesta del voucher per la frequenza ai centri estivi dei figli, otterranno il contributo economico che può arrivare fino a 336 euro a bambino.

Per rispondere a tutte le richieste giunte, l’amministrazione comunale utilizzerà, da una parte, i fondi statali in arrivo dal Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia, che per il Comune di Modena valgono complessivamente 183mila euro, in modo da rimpinguare le risorse già destinate dalla Regione per sostenere la frequenza ai centri estivi da parte dei bambini della fascia 3-13 anni d’età e fino a 17 anni in caso di ragazzi con disabilità. Per favorirne l’integrazione e sostenere le famiglie nel periodo di sospensione scolastica, a beneficiare del voucher sono infatti tutti i ragazzi e le ragazze con disabilità fino a 17 anni d’età, a prescindere dal requisito Isee (fissato in tutti gli altri casi nel limite massimo di 28mila euro).

Dall’altra parte, il Comune, oltre a integrare con risorse proprie il finanziamento destinato alla fascia 3-13 anni, stanzierà direttamente tutte le risorse necessarie a garantire analogo contributo economico alle famiglie con bambini della fascia 9-36 mesi d’età con lo stesso obiettivo di favorirne la frequenza alle attività estive, in questo caso, proposte attraverso il progetto Zerotrestate.

Per i bambini di ogni fascia d’età i centri estivi rappresentano, infatti, un’importante possibilità per recuperare tempi lunghi e distesi per il gioco e la socialità; l’offerta di centri estivi in città, sempre più ampia e diversificata, ha infatti dimostrato di essere apprezzata dalle famiglie.

I gestori che hanno aderito al progetto regionale Conciliazione Vita-lavoro 2022, iscrivendosi quindi all’apposito albo comunale, sono 64 con 100 proposte di centro estivo. Oltre 1.700, invece, le domande di contributo presentate dalle famiglie con bambini e ragazzi della fascia d’età 3-13 frequentanti il centro estivo, per una spesa presunta di 450 mila euro.

Altre 300 domande di voucher sono giunte dalle famiglie di bambini più piccoli, per la frequenza alle attività estive rivolte alla fascia d’età 9-36 mesi.

Fatti salvi i controlli in corso sui requisiti dichiarati dalle famiglie, nei prossimi giorni il Settore servizi educativi comunicherà agli interessati l’accoglimento della richiesta e successivamente informerà sulle modalità per incassare il contributo.

Per la precisione, nell’ambito del progetto Conciliazione Vita-lavoro 2022 che individua i beneficiari nella fascia 3-13/17 anni, la Regione ha già assegnato a Modena circa 256 mila euro a cui ora se ne aggiungono altri 183 mila grazie alle risorse erogate dal Governo per le attività estive, integrati dall’amministrazione comunale con ulteriori 11 mila euro di risorse proprie. Mentre a copertura dei voucher per sostenere la partecipazione ad attività estive di nido, quindi per la fascia 0-36 mesi, il Comune di Modena aveva già stanziato circa 80mila euro a cui ora si aggiungono altri 20 mila sempre a carico del bilancio comunale. Per le attività estive dei nidi, che hanno coinvolto 20 gestori e si sono svolte in 30 sedi, il Comune ha destinato, inoltre, ulteriori 190 mila euro di contributi ai gestori al fine di calmierare le rette delle famiglie.

Infine, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione, senza oneri per le famiglie e i gestori, il personale educativo assistenziale per i bambini con disabilità per una spesa totale di circa 340 mila euro. Complessivamente 190 bambini con disabilità (45 della fascia 0-6 anni, 137 con età compresa tra i 6 e 13 anni e otto della fascia 13/17 anni) hanno potuto, in tal modo, frequentare insieme ai coetanei e con un adeguato supporto educativo assistenziale, le attività estive organizzate in 59 sedi diverse. Ogni bambino e ragazzo è stato seguito da personale assistenziale fino a 30 ore a settimana e anche per tre settimane. Complessivamente, sono state 17.100 le ore coperte dal personale assistenziale messo a disposizione dal Comune.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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