Pendulum di Marco Martins il 26 e 27 gennaio in prima nazionale all’Arena del Sole di Bologna

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BOLOGNA – Marco Martins, artista multidisciplinare portoghese, che lavora tra il teatro, il cinema e la video arte, premiato nei festival di Cannes, Berlino e Venezia e candidato all’Oscar con i due lungometraggi Alice e Saint George, noto in Italia soprattutto per la sua collaborazione con Michelangelo Pistoletto e con Tonino Guerra, presenta al Teatro Arena del Sole di Bologna Pendulum, in due date esclusive in Italia, il 26 e 27 gennaio.

Lo spettacolo è realizzato all’interno del Progetto internazionaleProspero Extended Theatre”, di cui Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale è partner, grazie al supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea.

Pendulum apre il Focus Lavoro, un palinsesto immaginato da ERT per la città di Bologna con spettacoli e attività culturali dedicati al tema, di cui sono parte anche: Il Capitale – Un libro che ancora non abbiamo letto di Kepler-452 (dal 23 gennaio al 4 febbraio), Le Serve da Jean Genet di Veronica Cruciani (dall’1 al 4 febbraio), Scandisk di Jacopo Squizzato dal libro di Vitaliano Trevisan (dal 6 al 18 febbraio) e Di Grazia. La voix du patron di Roberta Lidia De Stefano e Alexandre Roccoli (dal 13 al 25 febbraio), Apocalisse Tascabile di Niccolò Fettarappa (dal 20 al 25 febbraio) e Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht e diretto da ErosAntEros (dal 18 al 21 aprile); oltre a un calendario di incontri, proiezioni, presentazioni e momenti di confronto con il pubblico e gli artisti nelle varie giornate di spettacolo.

Marco Martins dirige la piattaforma culturale Arena, da lui fondata nel 2007, con la quale porta avanti un lavoro caratterizzato dall’incontro con comunità specifiche spesso emarginate, di diversi contesti geografici, dal Portogallo alla Sardegna, coinvolgendone i soggetti in lunghi processi creativi: le vite e le storie dei suoi interpreti non-attori sono infatti la base drammaturgica degli spettacoli. Le sue creazioni sceniche spaziano dalle opere classiche ai progetti comunitari, come Baralha, lavoro del 2010 ispirato a Shakespeare e sviluppato all’interno di una comunità gitana.

È nel 2005 con l’uscita del suo primo lungometraggio, Alice, che Martins ottiene i maggiori riconoscimenti: il premio per il miglior film alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes, il Premio Fassbinder (European Film Awards – Scoperta europea dell’anno), il premio Miglior regista al London Raindance Film Festival, FIPRESCI – Miglior film, Miglior regista e Miglior fotografia al Festival Mar del Plata, lo Shooting Star al Festival internazionale del cinema di Berlino, Miglior film, Miglior attore al Festival Santa Maria da Feira e il FIPRESCI – Miglior fotografia al Festival del Cinema Mediterraneo.

In Pendulum Martins si occupa dei lavoratori domestici, una parte significativa della forza lavoro a livello mondiale, tra i gruppi più vulnerabili nei grandi centri urbani. Attualmente si stima che nel mondo ci siano circa 67 milioni di lavoratori domestici, di cui oltre l’80% donne. In Portogallo, come nella maggior parte dei Paesi europei, sono soprattutto immigrati di prima o seconda generazione a svolgere questi lavori: donne che lasciano il proprio Paese, spesso abbandonando figli e famiglia, alla ricerca di condizioni di vita migliori e che trovano questo unico sbocco professionale. Vivono nelle periferie delle città in via di sviluppo, spesso in case condivise con altri connazionali, e si muovono quotidianamente tra la loro casa e le case dei loro datori di lavoro.

Da qui deriva infatti la scelta del titolo Pendulum, che fa riferimento appunto al movimento quotidiano delle lavoratrici domestiche, ma anche a quello migratorio, allo spostamento da una terra a un’altra, quella di origine e quella dei “dominatori”. Infatti nel caso specifico di Lisbona, le collaboratrici domestiche provengono per lo più dal Brasile o dai Paesi africani di lingua portoghese, come Angola, Capo Verde, São Tomé, Mozambico o Guinea.

Pendulum è stato realizzato in sei mesi di lavoro condiviso con sette donne immigrate di prima o seconda generazione, lavoratrici domestiche. Dall’incontro con questo gruppo di persone, con le loro storie, e in collaborazione con la scrittrice Djaimilia Pereira de Almeida, è nato il testo della pièce.

Lo spettacolo, concentrandosi sulla natura del lavoro domestico, affronta il delicato tema delle relazioni familiari, portando in scena un vero e proprio confronto interculturale e intergenerazionale tra diversi modi di vivere, contesti, aspettative, sogni e vite quotidiane.

Come si relazionano le lavoratrici con le famiglie per cui lavorano e come sono influenzate da questo rapporto? Come si vive la necessità di lasciare la propria casa per prendersi cura di quella degli altri? Come si misura un Paese con gli immigrati che accoglie? Le testimonianze reali, raccontate dalle stesse lavoratrici e attrici non professioniste che le hanno vissute, aprono uno spazio scenico a un confronto diretto con la precarietà implicita nello sviluppo economico e sociale del mondo intero. 

Marco Martins nasce a Lisbona nel 1972. Il suo lavoro abbraccia diversi campi, dal cinema alle arti visive, fino al teatro. Diplomato alla Scuola di Teatro e Cinema di Lisbona, frequenta anche la Tisch School of Arts e la HFF Munich – University of Film and Television; i suoi film sono presentati nei principali festival internazionali. Il lungometraggio Alice vince tra i numerosi premi, il Prix Regard Jeune (Cannes), il Premio Fassbinder (European Film Awards- Scoperta europea dell’anno), il Premio Miglior regista al London Raindance Film Festival, i premi Miglior regista e Miglior fotografia al Festival Mar del Plata. Nel 2006 dirige Um Ano Mais Longo (A Longer Year), cortometraggio realizzato in collaborazione con Tonino Guerra e selezionato per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. S. Jorge (San Giorgio) è stato successivamente candidato alla Mostra del Cinema di Venezia e l’attore Nuno Lopes ha vinto il Leone d’Oro (Premio Orizzonti). I film Alice e S. Jorge (San Giorgio) sono stati inoltre candidati all’Oscar come Miglior film straniero e, tra gli altri, al Premio Goya.

Le creazioni sceniche di Marco Martins sono caratterizzate da un linguaggio multidisciplinare, che spesso coinvolge non-attori e componenti di varie comunità, come in Baralha, un’opera ispirata a Shakespeare e  realizzata all’interno e con una comunità gitana; Estaleiros, che porta in scena i lavoratori dei cantieri navali di Viana do Castelo (Portogallo settentrionale), basandosi su scritti di Samuel Beckett; All the world’s a stage, che riunisce un cast di venti attori professionisti e non professionisti di undici nazionalità diverse; Provisional Figures Great Yarmouth, presentato in anteprima al Norfolk & Norwich Festival.

Il lavoro di Martins continua a svilupparsi coinvolgendo diversi generi artistici, come in Jorge Salavisa – Keep Going (2011), un documentario che segue la carriera di una delle figure più importanti della cultura e della danza portoghese e in Ghost Nature (2021), un’installazione realizzata in collaborazione con l’artista Fernanda Fragateiro e lo scrittore Gonçalo M. Tavares.

Tra le numerose collaborazioni di Martins con artisti visivi, spicca la co-regia di Twenty-one-twelve the Day the World Didn’t End (2013) con Michelangelo Pistoletto, una videoinstallazione esposta al Museo del Louvre, selezionata per il Festival del Cinema di Roma e proiettata al MAXXI.

Lo spettacolo WILD, che vede protagoniste le tradizionali maschere del Nord del Portogallo, è stato presentato a Cagliari nel 2022, e premiato con il Globo de Ouro come Miglior spettacolo 2021.

Pendulum

ideazione e regia Marco Martins

con Elane Galacho, Emanuelle Bezerra, Fabi Lima, Juliana Teodoro Alves, Maria Gustavo, Maria Yaya Rodrigues Correia, Nádia Fabrici

testo Marco Martins con la collaborazione degli attori e di Djaimilia Pereira De Almeida

musica originale Tia Maria Produções

movimento Vânia Rovisco

assistente alla regia e supporto drammaturgico Rita Quelhas

scene Fala Atelier
luci Nuno Meira
suono Vítor Santos
casting non attoriale José Pires
progetto scenografico, produzione e montaggio Artworks
direttore generale di Arena Ensemble Marta Delgado Martins
direttore di produzione Flávio Catelli
coordinamento e direzione di produzione Mariana Brandão

produzione Artemrede, São Luiz Teatro Municipal, Teatro Municipal Do Porto – Rivoli, Rota Clandestina/C.M. Setúbal

Lo spettacolo è realizzato all’interno del Progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”, grazie al supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea

Ringraziamenti
Alexandrina Barros de Pina, Beatriz Maciel, Denise Souto, Filomena Correia, Maria Stella Barbosa de Oliveira, Miriam Pontífice, Poly Ferreira, Rosana Peixoto, Adelaide Silva (Almada Mundo), Ângela Fernandes Barbosa (Centro Cultural de Cabo Verde), Centro Social Paroquial de Cristo Rei, Daniela Ribeiro, Filomena Lopes Correia, Keilla Gonçalves (Conexão Feminina – Setúbal), Larissa Birca (Associação Moldava), Lígia Almeida (Ad Sumus – Almada), Ministério dos Filmes, Natércia Pedro (Centro Comunitário Arrentela), Patrícia Brederode (Casa do Brasil), Pedro Lisboa (coordenador RSI Montijo), Pedro Santarém (C.M Barreiro), Pensão Favorita (Porto), Príncipe Discos, Samantha Costa, Sandra Coelho (Cine-Teatro Joaquim d’Almeida), Sandra Pratas Rodrigues (Montijo), Sílvia Gil, Soraia Talento Marques (Alto Comissariado para as Migrações)

spettacolo presentato in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna

Prezzi dei biglietti: da 7 € a 25 € esclusa prevendita

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com 

ATTIVITÀ INTORNO A PENDULUM

24 gennaio ore 19.30 – Cinema Lumière, Bologna

L’Arena del Sole in Cineteca

conversazione con Marco Martins e la compagnia Kepler-452, modera Annalisa Camilli, giornalista della rivista “Internazionale”, autrice di reportage e inchieste

a seguire la proiezione del documentario

Great Yarmouth: Provisional Figures

di Marco Martins (GB-Francia-Portogallo/2022)

durata 112 minuti

lingua inglese e portoghese con sottotitoli

Tre mesi prima della Brexit, a Great Yarmouth, nel Norfolk, centinaia di lavoratori portoghesi immigrati si riversano in città, in cerca di lavoro negli allevamenti di tacchini della zona. Tânia, un’ex lavoratrice di queste aziende di pollame ora sposata con un inglese, sarebbe la mediatrice perfetta, ma sogna di diventare cittadina britannica e di lasciarsi alle spalle il passato. Con questo documentario Marco Martins mescola in modo sorprendente il crudo realismo sociale e impreviste svolte espressioniste. 

Dal 27 al 29 gennaio

Laboratorio teatrale NON-FICTION/SELF-FICTION

condotto da Kepler-452 e Marco Martins

Un workshop gratuito per non professionisti rivolto a lavoratrici e lavoratori della città di Bologna, per comporre un affresco raccontato in prima persona del mondo del lavoro oggi, della precarietà, delle strade collettive e individuali che è possibile trovare per lottare.

Si indagherà, insieme alla compagnia Kepler-452 e al regista portoghese Marco Martins, come i lavoratori possano raccontare in scena la propria identità, il proprio rapporto con le ore trascorse nei luoghi di lavoro, la relazione tra questi e il loro mondo interiore, le lotte per renderli più dignitosi.

Il percorso sarà aperto anche a uditori interessati a osservare la messa in pratica delle tecniche di racconto della realtà attraverso le voci e i corpi di attori-mondo che nella propria vita non si occupano di teatro.

Una panoramica condensata del processo creativo di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi di Kepler-452 e di Marco Martins. 

Esito finale aperto al pubblico – prenotazioni presso la biglietteria Arena del Sole

Lunedì 29 gennaio ore 20.30, Teatro Arena del Sole – Sala Salmon

Informazione su https://bologna.emiliaromagnateatro.com/non-fiction-self-fiction/

Iscrizioni al laboratorio (entro il 22 gennaio): indicando nome, cognome, età, residenza e professione con una mail a c.pellacani@emiliaromagnateatro.com 

2 febbraio, al termine dello spettacolo Il Capitale

Presentazione del libro Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto

edito nella collana Linea, pubblicata da Luca Sossella Editore e Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

intervengono Enrico Baraldi e Nicola Borghesi

modera Lorenzo Donati

ERT

Teatro Arena del Sole

Via dell’Indipendenza 44, Bologna 

26 e 27 gennaio 2024

venerdì ore 20.30 | sabato 19.00

Pendulum

di Marco Martins

co-produzione Artemrede, São Luiz Teatro Municipal, Teatro Municipal do Porto – Rivoli,

Rota Clandestina/C.M. Setúbal

Lo spettacolo è realizzato all’interno del Progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”, grazie al supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea

durata 90 minuti

in portoghese con soprattitoli in italiano

nell’ambito del Focus Lavoro