“Dodici mesi dopo – commenta l’assessore Timpano – il quadro appare confortante: gli impegni di spesa presi sono stati ampiamente rispettati e le strategie concordate si sono realizzate. Entro il 2016, a livello regionale potremo contare su risorse per oltre un miliardo di euro dai Fondi strutturali e di investimento europeo 2014-2020, sui fondi dello Sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sui fondi a sostegno dell’agricoltura. L’impiego della somma prevista complessivamente dal Patto, pari a 15 miliardi, ad oggi è già stata programmata per 13,5 miliardi. Inoltre – aggiunge il vicesindaco di Piacenza – si sono avviati importanti investimenti nei progetti di ricerca industriale, con specializzazione sui temi del futuro come quello dei Big Data o l’enfasi posta sull’attrattività e la banda larga, che riguarderanno presto oltre 140 aree del territorio regionale. Anche l’Agenzia per il Lavoro rappresenta una sfida, difficile ma fondamentale per il funzionamento del mercato occupazionale di domani”.
“Il sistema Piacenza – spiega Timpano – assorbe parte di queste risorse e interventi, nella misura in cui riesce a competere in modo adeguato a livello regionale: i bandi per la ricerca e l’innovazione nelle imprese e l’attività di laboratorio sono andati abbastanza bene in termini di risultati, nella speranza che i fondi disponibili aumentino per permettere l’accesso di nuove imprese che hanno presentato buoni progetti. Le Start Up innovative sono una realtà concreta anche da noi, ma deve crescere la loro capacità di accesso ai fondi: in questa direzione stiamo concentrando molti sforzi. Puntiamo sugli investimenti per la banda larga nelle aree industriali marginali e più in generale al costante inserimento del nostro territorio negli strumenti regionali di politica industriale. Occorre maggiore consapevolezza del territorio sulle opportunità disponibili in Emilia Romagna, più nel settore industriale che in quello agricolo, tradizionalmente più efficace nell’assorbire fondi regionali di provenienza europea. Uno sforzo ulteriore sarà necessario rispetto all’utilizzo della legge sull’attrattività. Il primo round non ha prodotto risultati sul nostro territorio, per diverse ragioni. Sono sicuro che nel futuro questo risultato possa essere ribaltato, ma occorre un impegno collettivo del territorio in questa direzione.”
A livello generale, conclude Timpano, “molti sono i segnali positivi, anche il tasso di disoccupazione potrebbe assestarsi intorno al 7% a fine anno, e gli investimenti cominciano ad emergere nonostante il clima di forte incertezza. Gli eventi di queste settimane saranno però fonte ulteriore di preoccupazione per il futuro: la Brexit, il terrorismo e la questione turca sono freni sostanziali alla crescita e quindi la capacità di reazione deve essere superiore”.
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