RIMINI – Semaforo di via Jano Planco, intersezione con via di Mezzo: nonostante il semaforo emetta luce rossa, un’autovettura, incurante dell’obbligo di fermarsi, procede dritto in direzione Ravenna, evitando solo per un soffio una bicicletta condotta da una signora, che stava attraversando l’incarico nell’altra direzione. Stessa dinamica, sempre nella prima settimana del mese di luglio, questa volta all’intersezione tra la Statele 72 (Rimini-San Marino) e via della Gazzella: un’altra autovettura, che procede in direzione monte, oltrepassa in velocità il semaforo, omettendo di rispettare la luce rossa, che in quel momento stava emettendo l’impianto semaforico.
Sono solo due dei pericolosi passaggi col rosso, che solo per un caso fortunato non hanno avuto conseguenze gravi e che vengono immortalati ogni giorno dai ‘vista red’, posizionati nei diversi incroci del territorio. Una dislocazione di occhi elettronici, estesa a diverse intersezioni, che hanno la finalità di garantire la sicurezza della circolazione e la prevenzione degli incidenti stradali. Deterrenti importanti, ma che non sono sufficienti a limitare le violazioni commesse da alcuni conducenti, come nei due casi posti ad esempio e immortalati nelle immagini fornite dagli uffici della Polizia Locale.
A Rimini gli incroci dove sono posizionati gli impianti ‘vista red’ sono complessivamente 8, collocati in posizioni individuate sulla base delle criticità rilevate dalla Polizia Locale e in corrispondenza di incroci con particolare intensità di trafficato, anche oltre il periodo estivo. Incroci dove le violazioni si ripetono troppo di frequente, mettendo a rischio soprattutto i pedoni e le biciclette.
Questi dispositivi, dotati di telecamere elettroniche, da inizio anno a oggi hanno accertato complessivamente 5008 violazioni per la “prosecuzione della marcia, nonostante che le segnalazioni del semaforo vietino la marcia stessa”. Una violazione che prevede la decurtazione di 5 punti sulla patente, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di € 167 e – nel caso che lo stesso soggetto incorra nella medesima violazione in un periodo di due anni – anche in una sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi (art. 146 comma 3 e 3 bis del CdS). Violazioni da cui sono escluse quelle meno pericolose, rilevate per il semplice superamento della striscia bianca dello stop, prevista dal comma 2 dello stesso articolo e punite con la sola sanzione di 42 euro.
Dal report fornito dagli uffici della Polizia Locale emerge che questi oltre 5000 passaggi con il rosso si sono verificati prevalentemente negli incroci di: Via Regina Margherita/Via Catania (1937 sanzioni), Viale Principe Amedeo / Via Perseo (1231), Statale 16 / Via della Gazzella (819) e via Chiabrera / Via Giangi (434). Seguono poi con numeri inferiori i restanti incroci di viale Siracusa / Via Tommaseo (225), Via Caduti di Marzabotto / Via Di Mezzo (153), Via Jano Planco / Via Di Mezzo (132) e via Beltramini / Via Sacramora (77).
“Il passaggio con il rosso – commenta l’assessore alla Polizia Locale Juri Magrini – rappresenta una delle violazioni più pericolose, perché in una manciata di secondi, per una disattenzione, per eccesso di sicurezza o per sprezzo delle regole, si rischia di mettere a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri. In particolare degli utenti deboli della strada come i pedoni. Soprattutto nelle zone centrali, dove sono presenti attività economiche, oppure plessi scolastici. È nostro dovere mettere in sicurezza la mobilità lenta rappresentata dai tanti ciclisti, come nel caso di una delle due foto poste ad esempio. Questa dislocazione dei vista red è stata studiata dai tecnici, in incroci dove si ritiene si verifichino maggiori incidenti pericolosi. L’intenzione dell’Amministrazione è quello di continuare a investire sulla sicurezza stradale, adottando tutte le possibili azioni per disincentivare i comportamenti scorretti e pericolosi alla guida.”