Partita della Stella: Caritas Baby Hospital e Hogar Nino Dios

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Un’immagine del Caritas Baby Hospital

Le offerte raccolte alla serata di lunedì 4 dicembre sosterranno a Betlemme l’unico ospedale pediatrico della Cisgiordania e l’orfanotrofio per bimbi disabili e abbandonati

MODENA – Il Caritas Baby Hospital di Betlemme e l’Hogar Nino Dios – a cui andranno le offerte raccolte con la “Partita della Stella” del 4 dicembre al PalaMolza di Modena – sono un ospedale e un orfanotrofio che si trovano a Betlemme a pochi chilometri di distanza. Quest’anno, in particolare, l’ospedale pediatrico ‘compie’ 70 anni di attività e, per l’occasione, è stata lanciata una raccolta fondi del valore di 10.500 euro, volta a sostenere le cure di almeno 70 bambini, uno per ogni anno della struttura.

Il Caritas Baby Hospital di Betlemme è l’unica struttura ospedaliera pediatrica presente in territorio palestinese, situata accanto al muro di divisione fra la città della Natività e Gerusalemme, e accoglie bambini bisognosi di cure senza distinzione di religione o nazionalità. Privo di sovvenzioni governative, vive unicamente grazie a donazioni private. L’ospedale, che conta 40mila visite ogni anno e 82 posti letto, ospita e cura bambini per lo più colpiti da malattie gastrointestinali, dovute all’acqua non potabile nei campi profughi, cardio-respiratorie, conseguenza della mancanza di riscaldamento nei mesi invernali e malformazioni, frequenti a causa dell’unione in matrimonio di primi cugini. Dal 1952 questo luogo, situato a pochi passi dal muro che Israele ha costruito per dividersi dai territori palestinesi, ha salvato la vita di migliaia di bambini, che non avrebbero altro posto in cui essere curati in una situazione di continua difficoltà a causa del muro di cemento alto 9 metri e lungo più di 900 chilometri, dove al check point devono fermarsi anche le ambulanze.

Dal 2017 l’associazione “Un ponte verso Betlemme” ha deciso di donare parte dei fondi raccolti, oltre che all’ospedale pediatrico, anche all’orfanotrofio Hogar Nino Dios a pochi chilometri di distanza dal Baby Hospital. Anche questa struttura, gestita con amore dalle suore del Verbo Incarnato, vive di Provvidenza e senza alcun sostentamento pubblico. Nella Casa sono accolti in via permanente bambini e ragazzi che intraprendono anche un percorso assistenziale e riabilitativo. In un contesto già povero e caratterizzato da una situazione endemica di violenza e tensione come quello palestinese, i bambini disabili e affetti da malformazioni spesso vengono abbandonati dalle famiglie che vedono nell’handicap un disonore. Le madri non sanno come far fronte alle disabilità dei figli a causa della mancanza di una cultura dell’assistenza verso i più deboli e sfavoriti.

Con la Staffetta della Stella, la maratona di sport e solidarietà lunga 3.720 chilometri, la distanza che separa Modena da Betlemme, che si è svolta tra settembre e ottobre, con la quale sono stati raccolti fondi destinati anche a un terzo progetto arrivato a conclusione: la realizzazione di una nuova area giochi per i più piccoli in città. “Diventiamo grandi insieme” – questo il nome del progetto – è stato curato dall’associazione no profit Pro Terra Sancta, presente laddove risiedono i frati francescani in Medio Oriente. Il progetto, per un valore di circa 10 mila euro, ha visto riabilitare l’area giochi che si trova nell’Azione Cattolica, fino a pochi anni fa luogo vivo dove quotidianamente si riunivano decine di bambini. La maratona, che doveva concludersi il 20 ottobre in Terra Santa con il percorso degli ultimi tre chilometri da parte di una delegazione modenese, vista la guerra in Israele, ha visto l’atto conclusivo al campo di atletica gestito dalla Fratellanza.