Parte l’abbraccio collettivo dei Comuni piacentini al popolo iraniano, con la “staffetta” dello striscione di solidarietà

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PIACENZA – L’Iran è un Paese con un complicatissimo sistema politico e istituzionale. I centri di potere hanno carattere talvolta elettivo, talvolta nominale, ma i suoi membri appartengono tutti ad un regime politico-religioso oppressivo e liberticida.
Pur essendo una società matura, pur essendo altamente qualificate e specializzate, le donne iraniane sono ridotte ad uno stato di inferiorità, di totale privazione dei più elementari diritti della persona. Ne consegue che la maggiore veemenza nelle rivendicazioni è al femminile, poiché sono le donne, all’interno di questo regime teocratico di matrice islamica, le prime vittime. In questa cruenta lotta, accanto a loro combattono gli uomini che sentono improcrastinabili le ragioni dello scontro.
Il Comitato DONNA VITA LIBERTÁ di Piacenza, appoggiando in pieno gli esuli, i figli della diaspora iraniana, e in accordo con le azioni di altri esponenti delle istituzioni italiane ed europee, agisce per la divulgazione delle istanze di giustizia e libertà delle giovani donne e dei giovani uomini che portano avanti questa rivoluzione culturale, di questo popolo che ha come unico obiettivo il rovesciamento del regime islamico, un popolo che combatte per il diritto alla vita, per l’uguaglianza di genere, per le libertà individuali e sociali.
Con l’iniziativa presentata in data odierna continua la nostra resistenza nel dare voce al popolo iraniano. Abbiamo presentato una richiesta a tutti i Comuni della provincia di Piacenza che liberamente hanno aderito. La richiesta è stata quella di esporre a rotazione lo striscione Donna Vita Libertà nelle facciate dei palazzi comunali per contribuire, con questa semplice azione, alla campagna di sensibilizzazione intrapresa dal Comitato.
Sono intervenuti alla conferenza stampa di ieri nella prestigiosa Aula Consiliare del Comune di Piacenza: la Sindaca di Castel San Giovanni, avv.Lucia Fontana; la Sindaca di Gragnano Trebbiense, avv. Patrizia Calza; l’assessore alla Cultura del Comune di Pontenure, dott. Roberto Modenesi; la consigliera del comune di Calendasco, Mariarosa Lommi; l’assessora alla Pubblica Istruzione e Welfare Arianna Groppi, di Podenzano. La conferenza si è conclusa con gli interventi delle rappresentanza del Comune di Piacenza nelle persone dell’Assessora Serena Groppelli e della Presidente Consiglio Comunale, Paola Gazzolo.
I convenuti hanno espresso piena solidarietà alla comunità iraniana per le attuali violazioni dei diritti umani del suo popolo manifestando un sentimento di particolare vicinanza alle donne ed ai bambini, e dichiarato una corale condanna di ogni forma di violenza e di restrizione dei fondamentali diritti umani, in qualunque forma questa si manifesti. Ricordando l’autorevole intervento di Monsignor Casaroli nella conferenza di Helsinki del 1976, in cui l’ecclesiastico metteva all’indice quelle società che non rispettavano i diritti inalienabili dell’uomo, i convenuti hanno definito l’indifferenza quale male più grave della società e rinnovato il proprio sostegno alle iniziative del Comitato.
Non hanno potuto presenziare, per sopraggiunti e improrogabili impegni, i rappresentanti dei Comuni di Sarmato e Ziano Piacentino.
Allo stato dell’arte, i comuni aderenti a tutt’oggi sono i seguenti: Gragnano Trebbiense, Pontenure, Podenzano, Calendasco, Sarmato, Ziano Piacentino e Castel San Giovanni. Come Comitato, siamo orgogliosi della sensibilità dimostrata dai Comuni e certi che la lista dei Comuni aderenti si allungherà.
Nei mesi precedenti lo striscione è stato esposto al Palazzo Gotico, davanti alla splendida Piazza Cavalli di Piacenza, e verrà consegnato ai Comuni interessati dietro specifica richiesta, e secondo un calendario concordato.
È nostra premura ricordare che il nostro scopo assurge dal divisionismo politico e si incanala nell’unica grande necessità del popolo iraniano: avere voce.
Comitato
DONNA VITA LIBERTÁ
Piacenza