L’Ateneo di Parma nella squadra della grande iniziativa culturale e formativa sostenuta dal Miur
PARMA – L’Università di Parma è partner di eduopen.org, piattaforma creata da 14 atenei pubblici italiani per offrire a tutti e gratuitamente l’opportunità di seguire percorsi formativi di alta qualità a distanza. I corsi Moocs (Massive open online courses) sono tenuti dai docenti universitari e prodotti dalle università. Il portale è stato lanciato oggi al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha sostenuto e finanziato il progetto EduOpen realizzato dagli atenei in collaborazione con i consorzi Cineca e Garr su piattaforma open source.
EduOpen si presenta come un’opportunità didattica innovativa accessibile e rivolta a tutti, dai giovani ai pensionati, dai professionisti agli insegnanti. Nasce guardando anche al di là dei confini italiani: per frequentare le lezioni è sufficiente una connessione Internet e presto saranno disponibili corsi in inglese su tematiche nelle quali le università italiane vantano unicità e livelli di eccellenza internazionali. Allo stesso tempo, l’iniziativa non dipende da grandi organizzazioni estere e non ha fini di lucro. Ogni anno, proporrà decine di corsi ed alcuni “percorsi” (chiamati pathways): raccolte di lezioni su tematiche di grande interesse sviluppate con la partecipazione di docenti di diversi atenei.
“L’avvio di EduOpen – commenta il Rettore dell’Università di Parma Loris Borghi – è un risultato molto significativo per il nostro Ateneo, un Ateneo nel quale si può vivere una esperienza educativa moderna e ricca di stimoli. I MOOCs “Made in UNIPR” sono prodotti di alta qualità. Si tratta di percorsi on line dedicati, innanzitutto, agli studenti che vogliono migliorare l’apprendimento dell’inglese. Poi, nel catalogo EduOpen avremo anche nuovi MOOCs progettati per la formazione e l’aggiornamento dei docenti”.
Nato un anno fa da otto atenei fondatori, il network è in costante crescita e attualmente riunisce Università Aldo Moro di Bari, Politecnico di Bari, Libera Università di Bolzano, Università di Catania, Università di Ferrara, Università di Foggia, Università di Genova, Università Politecnica delle Marche, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Milano-Bicocca, Università di Parma, Università di Perugia, Università del Salento, Università Ca’ Foscari Venezia. Aperto di nome e di fatto, il network si prepara ad accogliere altri atenei nei prossimi mesi.
L’Università di Parma è in prima fila in questo progetto e parteciperà con due percorsi MOOC da erogare entro l’estate:
– “Apprendere ad apprendere l’inglese (OrientEnglish)”, creato per studenti iscritti all’Università o studenti della scuola superiore, per offrire loro strumenti, suggerimenti e spunti per imparare la lingua inglese in modo più efficace;
– “Teach different! Metodologie, strumenti, attività (DidaTech)”, creato per docenti universitari e insegnanti che desiderino rendere le proprie lezioni più motivanti ed efficienti, adottando metodologie particolari per coinvolgere gli studenti e insegnare in modo interattivo.
Il catalogo complessivo propone 68 corsi. Nove corsi sono già fruibili dal 21 aprile. Riguardano discipline molto diverse tra loro, dalla medicina all’assiriologia. Si affronta la matematica nei corsi “Cosa sapere prima di iniziare un corso di Matematica all’Università” (Università di Bari Aldo Moro) e “Matematica per principianti: insiemi e operazioni elementari” (Università di Foggia), mentre con “Dal dato all’informazione” (Università di Ferrara) e “Internet e il mondo delle reti” (Università di Genova) gli studenti avranno la possibilità di saperne di più sul mondo digitale. L’Università di Milano-Bicocca propone “Fondamenti di Medicina Riabilitativa”, l’Università di Perugia debutta con “Imparare ad imparare: i DSA nella scuola delle competenze”, mentre dall’Università Ca’ Foscari Venezia arriva “Cunei-Lab: introduzione al cuneiforme”.
I corsi che completano l’offerta formativa al momento del lancio della piattaforma fanno parte di due “percorsi”: Methodology of Educational Research e Learning to learn English (OrientEnglish). Nel primo pathway troviamo il corso “Elementi di Metodologia della Ricerca Educativa” (Università di Modena e Reggio Emilia), mentre nell’altro “In viaggio verso Eduopen e OrientEnglish” (Università di Parma) .
I corsi sono disponibili in modalità aperta e gratuita. Per chi intende farsi rilasciare certificazioni finali è previsto il pagamento di una piccola somma. I crediti formativi universitari saranno scambiabili tra gli atenei. I risultati conseguiti dagli studenti avranno la forma di “badge”. Grazie alla collaborazione con Cineca e al progetto Bestr, infatti, EduOpen rilascerà open badge, ovvero attestati digitali in formato aperto, sicuri e verificabili, che permetteranno all’utente di mostrare le competenze acquisite in contesti formali (come l’università o nel mondo del lavoro), ma anche informali, come i social network. La collaborazione con Garr, inoltre, permette a 4 milioni di persone in Italia di essere già potenziali utenti EduOpen: potranno utilizzare credenziali di cui sono già in possesso tramite gli enti federati.
“Il kick-off della piattaforma MOOCs, che vede insieme 14 università italiane consorziatesi per la realizzazione di attività didattiche innovative, capaci di attingere alle enormi potenzialità offerte dalla moderna tecnologia– afferma Tommaso Minerva, direttore del progetto EduOpen – rappresenta il traguardo iniziale di un processo, che ha avuto quasi un anno di gestazione e che ha raccolto l’interesse di un crescente numero di atenei. I brevi corsi offerti in modalità telematica, inseriti in questa piattaforma, consentono agli studenti di seguire lezioni a distanza, acquisendo attestati di frequenza o crediti formativi riconosciuti dagli atenei promotori. La novità principale di questa piattaforma è che per la prima volta su questa materia si interviene attraverso una policy ed un modello condivisi, che ne garantiscono rigore e qualità”.