Alle 11 nell’Aula Canuto del Dipartimento di Medicina e Chirurgia la docente dell’Università di Napoli “Federico II” parla di un nuovo livello di regolazione del differenziamento tiroideo governato da un long noncoding RNA
PARMA – È Non solo microRNA: un nuovo livello di regolazione del differenziamento tiroideo governato da un long noncoding RNA il titolo della lettura magistrale che Gabriella De Vita, docente di Genetica medica al Dipartimento di Medicina molecolare e Biotecnologie mediche dell’Università di Napoli “Federico II”, terrà giovedì 24 ottobre alle 11 nell’Aula Canuto del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma (via Gramsci 14).
La lettura rientra nell’ambito di Horizon 2020 – SCREENED European Project #825745, progetto collaborativo europeo di cui l’Università di Parma è partner, che ha come obiettivo lo sviluppo di test tridimensionali (3D) in vitro per la caratterizzazione ottimale dell’effetto di interferenti endocrini (IE) sulla funzione tiroidea.
Gabriella De Vita si è Laureata in Biologia nel 1989 e ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare nel 1996 all’Università di Padova. Attualmente è Professoressa associata di Genetica medica all’Università di Napoli Federico II.
La sua formazione scientifica internazionale si è svolta nel Laboratorio di Oncologia cellulare del National Institute of Health (NIH) di Bethesa, MD (USA), e nella Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli.
Ha condiviso sia come membro sia come titolare di gruppi di ricerca numerosi finanziamenti scientifici provenienti dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR e dall’Istituto Italiano di Tecnologia, ed è revisore in numerose riviste scientifiche internazionali nel settore dell’Endocrinologia e dell’Oncologia molecolare e cellulare.
I suoi interessi di ricerca sono rivolti allo studio dei meccanismi trascrizionali e post-trascrizionali di regolazione dell’espressione genica nel cancro e nello sviluppo, in particolare, di cellule a secrezione endocrina come quelle della tiroide tra cui le staminali pluripotenti, sia in modelli animali sia nell’uomo. Attualmente guida programmi di ricerca focalizzati all’identificazione delle reti molecolari che regolano gli RNA non codificanti.