PARMA – Parma si appresta a celebrare il proprio patrono, Sant’Ilario, giovedì 13 gennaio 2022, al Teatro Regio. Una scelta non casuale dal momento che si chiude l’esperienza di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 + 2021, che si aprì con la cerimonia di inaugurazione proprio al Teatro Regio.
La cerimonia legata all’assegnazione del premio Sant’Ilario, delle civiche benemerenze e delle menzioni speciali, si svolgerà, pertanto, quest’anno, per la seconda volta, al Teatro Regio, giovedì 13 gennaio 2022, a partire dalle 11 e sarà trasmessa in diretta da 12 TV Parma e sulla pagina Facebook del Comune.
ACCREDITI E RISPETTO DELLE NORME ANTICONTAGIO. Per partecipare alla cerimonia, che è pubblica, è necessario accreditarsi, a partire da Martedì 11 gennaio 2022, al seguente LINK: https://bit.ly/3pTtwe6
INFO PER ACCESSO TEATRO REGIO. In ottemperanza alle norme anticontagio vigenti, per accedere agli spettacoli gli spettatori dovranno essere muniti di un documento di identità in corso di validità e della mascherina FFP2, oltre a rispettare il divieto di assembramento. Al momento della prenotazione lo spettatore dovrà fornire un proprio recapito (telefono o e-mail). Tali dati saranno conservati dal Teatro Regio di Parma sino ai 14 giorni successivi l’evento. Gli spettatori dovranno perentoriamente indossare correttamente la mascherina FFP2, coprendo sempre naso e bocca, per tutto il tempo necessario al raggiungimento del proprio posto e per tutta la durata dello spettacolo, nonché in ogni spazio chiuso del Teatro (foyer, corridoi, toilette). All’ingresso del Teatro Regio di Parma è presente un termo scanner per la rilevazione della temperatura corporea e distributori di gel igienizzante per le mani. L’accesso al Teatro è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di Certificazione Verde da avvenuta vaccinazione o guarigione (cosiddetto “GREEN PASS rafforzato”) in corso di validità. La disposizione non si applica ai soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute. Il personale addetto al servizio di controllo ha l’obbligo di verificare tale certificazione al momento dell’ingresso. Si informano gli spettatori che, in virtù delle recenti normative, la capienza è stata ripristinata come completa per i posti di platea e palco, venendo meno l’obbligo del metro di distanza tra spettatori.
Sempre giovedì 13 gennaio, è prevista la solenne celebrazione del Santo Patrono in Cattedrale con la Santa Messa, alle 17, officiata dal Vescovo Monsignor Enrico Solmi.
Il premio Sant’Ilario fu istituito nel 1986, dalla Giunta guidata dall’allora sindaco Lauro Grossi, a seguito dell’approvazione del “Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza”. La prima edizione del Premio si tenne nel 1987. Le modalità di presentazione delle candidature sono state ampiamente divulgate per permettere la massima partecipazione. Ogni anno l’Amministrazione, in base al regolamento vigente, ha la possibilità di assegnare le benemerenze cittadine. I riconoscimenti sono destinate a premiare le persone, gli enti o le associazioni e gli organismi che nell’ambito cittadino si siano particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, dello sport, dell’assistenza, delle iniziative filantropiche, della collaborazione all’attività della pubblica amministrazione o che si siano distinti per atti di coraggio e di abnegazione in nome dei valori di umanità e solidarietà. In casi particolari, le dichiarazioni di benemerenza possono esser conferite alla memoria.
Sant’Ilario di Poitiers – (Poitiers, 315 circa – Poitiers, 367). E’ il Santo Patrono della città di Parma, teologo, filosofo e scrittore, è stato proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1851. La leggenda narra che un calzolaio, vedendo Sant’Ilario attraversare Parma scalzo durante una giornata di neve, impietosito, gli regalò un paio di scarpe. Il giorno dopo, l’uomo ritrovò un paio di scarpe d’oro proprio dove si trovavano le scarpe donate a Sant’Ilario. Questa è la leggenda che ha dato origine alla tradizione secondo cui nel giorno del patrono vengono preparate le famose “scarpette”, tipici dolci legati alla festività del patrono.