PARMA – Sono stati ricordati, ieri mattina, i caduti del Cornocchio che – il 2 maggio 1944 – furono massacrati nel corso di un bombardamento mentre avevano travato difesa in un rifugio antiaereo. Furono 61 i morti, fra uomini, donne e bambini.
Il 72° anniversario del bombardamento ha visto la presenza del Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, dei rappresentanti di Comune e Provincia, dell’Associazione Vittime Civili di Guerra, dei rappresentanti di Carabinieri e Guardia di Finanza, del senatore Giorgio Pagliari, degli onorevoli Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri che ha chiuso le orazioni ufficiali. Si è trattato di un momento particolarmente commovente che ha visto la lettura dei nomi delle vittime da parte di Gino Romanini. Sono intervenuti il presidente del consiglio comunale Marco Vagnozzi, mentre per la Provincia era presente il vicepresidente Gianni Guido Bellini, accanto a Vittorio Barbieri, presidente dell’Associazione Vittime Civili di Guerra.
La presenza dell’unico superstite vivente, Dino Sozzi, ha reso la circostanza particolarmente emozionante anche grazie alle riflessioni in dialetto di Alberto Michelotti, alla presenza degli studenti del Liceo Scientifico Guglielmo Marconi. Gli interventi sono stati alternati da cori e balletti a cura di “Coro dell’Istituti Bodoni”, diretto dalla profesoressa Lucia Consigli, dalle voci soliste Mary Ann Ocampo, Chiara Tomas, Francesca Toro e dal coretto “Le piccole Pesti” (per la parte vocale/musicale) oltre alle coreografie della Scuola di Danza dell’insegnate Elena Cantoni, con la regia di Egidio Tibaldi.