Sergio, Gianni, Giuseppe, Valentino, Carlo, Enrique, sono alcuni tra i condannati per reati sessuali detenuti nella Casa di reclusione di Bollate e sono i protagonisti del film documentario di Claudio Casazza “Un altro me” (83’, Italia, 2016, prodotto da GraffitiDoc)
I “sex offender” sono isolati in strutture separate dentro la stessa struttura penitenziaria perché sono considerati ‘infami’ dagli altri detenuti. Una rappresentazione non molto diversa da quella diffusa nell’opinione pubblica che tende a considerarli “anormali” o semplicemente “malati”. Dopo anni di isolamento, questi detenuti rischiano, una volta usciti dal carcere, di commettere nuovamente lo stesso crimine. Un’equipe di psicologi e criminologi del CIPM (Centro italiano per la mediazione) sta portando avanti con loro un lavoro di confronto e rielaborazione per evitare il rischio di recidiva.
Il regista Claudio Casazza ha passato un anno accanto a loro per capire chi sono, cosa pensano e quali sono le spinte che li portano a commettere simili crimini. Lo sguardo discreto ma ravvicinato ci aiuta a comprendere da dove nascono questi comportamenti violenti, a considerare quanto certe mentalità o certe logiche siano diffuse e offre spunti per una riflessione sulle relazioni tra uomini e donne. Il film racconta il confronto tra operatori e operatrici del CIPM e i detenuti, dalle più conflittuali fasi iniziali alla progressiva rimozione delle barriere difensive, mostrando come anche per queste persone un cambiamento sia possibile. Secondo i dati del CIPM ad oggi dei 248 uomini seguiti solo 7 hanno compiuto nuovamente un reato.
Alla proiezione del documentario seguirà un confronto con la partecipazione del Vicesindaco Nicoletta Paci, del regista Claudio Casazza, di alcuni operatori e operatrici del CIPM Emilia, Silvia Merli, Luca Bollati, Morena Landini, e un volontario del gruppo Maschi che si immischiano. La giornalista Chiara Cacciani condurrà la discussione. È previsto un biglietto d’ingresso al costo ridotto di 5,50 euro.
L’evento rientra nel cartellone di iniziative promosse per l’8 marzo 2017 e nasce dalla collaborazione tra diverse realtà del territorio: il gruppo Maschi che si immischiano, l’Associazione Le orme del bruco, il Cinema Edison, Solares – Fondazione delle Arti, assieme al Comune di Parma e all’Assessorato alle Pari Opportunità.
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