Hanno presentato osservazioni i Consigli dei Cittadini Volontari del Lubiana, Golese, Montanara e Parma Centro, un gruppo di residenti di Strada Montanara, le associazioni Fruttorti e Amici di Beppe Grillo, ASCOM-Confesercenti, Fiab – Amici della Bicicletta, i gruppi consiliari PD e Effetto Parma, WWF-Legambiente.
E’ scattato dunque il periodo di 30 giorni in cui il settore Mobilità ed i tecnici di TRT, società incaricata dal Comune per la stesura del piano, analizzeranno e contro-dedurranno le osservazioni ricevute. Parallelamente procede la procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) in cui la Regione Emilia-Romagna è impegnata ad analizzare e certificare gli impatti che il piano avrà dal punto di vista ambientale anche rispetto al piano regionale dell’aria (PAIR 2020).
Un percorso quello del PUMS che è partito nel 2015, ha visto una serie di incontri di condivisione e consultazione con cittadini e portatori di interesse e vede attualmente Parma una delle 4 città in Italia ad averlo adottato in consiglio comunale con la previsione di riportare la stesura finale del piano dopo le contro-deduzioni all’approvazione definitiva del Consiglio Comunale nel mese di febbraio 2017.
L’assessore alla Mobilità Gabriele Folli a questo proposito dichiara “Il PUMS è un piano strategico che disegnerà la mobilità di persone e merci nella città di Parma per i prossimi 10 anni ed è per questo che è stata garantita la massima condivisione e pubblicità a questo importante documento di pianificazione. Gli investimenti previsti nell’arco di 10 anni ammontano a 150 milioni di Euro e l’approvazione del PUMS costituirà elemento di priorità rispetto all’accesso di fonti di finanziamento nei programmi europei, nazionali e regionali” Sui recenti interventi di alcuni candidati sindaco l’assessore puntualizza “Vedo diversi candidati alla carica di primo cittadino agitarsi e sbracciarsi per farsi notare sull’argomento mobilità per guadagnare un po’ di visibilità sui media locali senza però produrre un benchè minimo contributo costruttivo. Significativo il fatto che nessuno di questi “professoroni” abbia prodotto osservazioni nei tempi previsti ad un documento di oltre 850 pagine redatto da uno studio di professionisti riconosciuti a livello europeo insieme al settore mobilità del Comune di Parma che ha visto la collaborazione e la partecipazione di diversi cittadini e portatori di interesse nel corso di due anni di confronto.”
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