PARMA – Il 27 gennaio 1945 l’abbattimento dei cancelli del campo di Auschwitz-Birkenau rivelò al mondo l’orrore del genocidio nazi-fascista. Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria per ricordare le vittime dello sterminio e chi ha rischiato la vita per proteggere i perseguitati.
Parma anche quest’anno vuole fare sue le parole della senatrice Liliana Segre «La Memoria è un vaccino prezioso contro l’indifferenza», portando avanti l’impegno, in questa ricorrenza celebrata in gran parte del mondo, del racconto necessario dell’orrore di una delle pagine più brutali della storia dell’umanità per condannare ogni forma di violenza dell’uomo sull’uomo.
Questo 27 gennaio 2022 coglie ancora un’umanità costretta alla distanza, ma anche pericolosi segnali di una rinascita dell’antisemitismo, di una certa percezione degli ebrei, espresse sia attraverso espressioni retoriche che manifestazioni pubbliche, attraverso dilaganti ramificazioni in rete che impongono una riflessione seria e un presidio attento sul territorio.
Parma esce dal suo biennio di Capitale Italiana della Cultura portando avanti, anche in questa ricorrenza, un programma condiviso e coinvolgente, dedicato ad età ed occasioni diverse con lo spirito che ha ereditato dall’esperienza di riferimento nazionale in fatto di cultura: battere il tempo grazie alla memoria, grazie ad uno sguardo ampliato dalla conoscenza e dal fare sistema intorno a valori in cui questa città sempre ha creduto e ancora porterà avanti.
Nell’ambito delle iniziative dedicate al Giorno della Memoria 2022, per le scuole secondarie di primo e secondo grado e grazie alla collaborazione tra le Biblioteche Ugo Guanda e Internazionale Ilaria Alpi, il Centro Studi Movimenti di Parma e l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma promuove un programma di incontri online per sensibilizzare le giovani generazioni tenendo viva in loro la conoscenza e la memoria della nostra storia anche nelle sue pagine più tristi.
Protagonisti degli incontri promossi dalle Biblioteche saranno l’autrice Lia Levi con il suo ultimo romanzo “Ognuno accanto alla sua notte” (Edizioni E/O) e l’autore Matteo Corradini che parlerà di Shoah attraverso gli oggetti (originali) della storia nel desiderio di generare nei ragazzi nuove domande e non solo risposte creando un ponte tra passato e presente.
Questo il programma aperto alla cittadinanza. Le modalità di accesso ai singoli appuntamenti sono specificati nel programma allegato.
Da mercoledì 26 a venerdì 28 gennaio i cinema d’essai Astra e D’Azeglio, in occasione del Giorno della Memoria, proporranno la visione dei film Il senso di Hitler di Petra Epperlein e Michael Tucker (2020) e Quel giorno tu sarai di Kornel Mundruczò (2021) con una doppia proiezione in lingua originale e doppiata.
La commemorazione in forma ufficiale si aprirà alle ore 11 di Giovedì 27 Gennaio presso la Sala dei Concerti della Casa della Musica a cura della Presidenza del Consiglio Comunale. Il programma prevede la proiezione del film-documentario ‘Parma Ebraica ed il territorio’ (della durata di 30 minuti circa) che è stato realizzato da Comune, Provincia e Comunità Ebraica di Parma con il sostegno di tutti i gruppi consiliari.
Le immagini scorreranno accompagnate dalla voce narrante di Antonietta Centoducati e dalle musiche del Maestro Riccardo Joshua Moretti con la sceneggiatura di Eddy Lovaglio e la regia di regia: Paolo Gepri.
Parma Ebraica e il suo territorio è una produzione della Comunità Ebraica di Parma con la produzione esecutiva di Parma OperArt per le Edizioni Musicali CNI-Look Studio srl.
Alla suggestiva testimonianza della presenza ebraica nel parmense a cui seguirà una tavola rotonda con la presenza di rappresentanti istituzionali e della Comunità Ebraica.
L’assessorato alla Partecipazione e ai Diritti dei Cittadini curerà invece, per il sesto anno consecutivo il progetto delle Pietre d’Inciampo, per il quale, in collaborazione con ISREC – Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea, giovedì 27 gennaio avverrà la posa di cinque nuove pietre. Dal 2017 l’ISREC ha intrapreso anche a Parma il progetto Memoria Diffusa, ossia la posa di Pietre d’inciampo, con l’obiettivo di segnalare i luoghi in cui vivevano o lavoravano donne e uomini vittime del nazismo che vennero fatti prigionieri nei campi di concentramento e sterminio nel III Reich.
Ogni anno inoltre, a cura del Comune di Parma, viene aggiornata una piantina su cui sono segnate tutte le pietre d’inciampo posate e che viene data ai turisti che visitano la nostra città.
È prevista una cerimonia pubblica di inaugurazione che toccherà le deposizioni delle nuove pietre a partire dal Cortile del Liceo delle Scienze Umane Albertina Sanvitale di Via Corso Corsi, alle ore 10 alla presenza delle Istituzioni e degli Enti promotori.
Percorso Pietre d’inciampo 2022:
- Via Corso Corsi 58 – in ricordo di Aristide Zanacca (ardito del popolo e membro del movimento di Liberazione – deceduto nel campo di Mauthausen)
- Via della Salute 43 – in ricordo di Ferdinando Vignali (partigiano 12 Brigata Garibaldi – deceduto a Gusen, sottocampo di Mauthausen)
- Via D’Azeglio 23 – in ricordo di Guido Toscani (internato militare – sopravvissuto)
- Piazzale Santa Croce 9 – in ricordo di Eugenio Frigeri (partigiani della 1 Brigata Julia, deportato a Gusen (deceduto nel sottocampo di Mauthausen)
- Via Emilia Est 140 – in ricordo di Enzo Dall’Aglio (Internato militare italiano – sopravvissuto)
Il percorso sarà preceduto da un momento di ricordo insieme alla famiglia di Michele Valenti (internato militare – sopravvissuto) presso la pietra d’inciampo posta lo scorso anno in Viale Basetti 14.
Sempre giovedì 27 gennaio alle ore 17 il Centro studi movimenti, con la collaborazione del Comune di Parma e il contributo della Regione Emilia-Romagna, proporrà Bruchstücke ‘45. Frammenti di memoria. Storie e oggetti dai lager nazisti una visita virtuale alla mostra della Fondazione Brandeburgische Gedenkstätten di Oragnienburg, a cura di Salvatore Trapani, referente della Fondazione e guida autorizzata nei campi di Sachsenhausen e di Ravensbrück. La mostra, che per due anni è stata allestita al Memoriale di Sachsenhausen ed è ora visitabile on line, espone 45 oggetti risalenti al periodo della primavera 1945, un periodo di diffusa violenza e profondi sconvolgimenti, che travolsero i destini di migliaia di deportati e detenuti finalmente liberi, di ebrei sopravvissuti, di nazisti in fuga. I frammenti raccolti sono stati ritrovati negli ex lager – oggi memoriali ‒ di Sachsenhausen e di Ravensbrück, nella foresta del Belower Wald, nel Centro di Detenzione Brandenburg-Görden e nel quartier generale del controspionaggio sovietico SMERSch a Potsdam. Sarà possibile seguire l’incontro, moderato da Ilaria La Fata del Centro studi movimenti, in presenza presso il Complesso del San Paolo o collegandosi al canale YouTube di Città di Parma. L’iniziativa sarà successivamente proposta anche alle scuole.
Tra le numerose proposte in programma per giovedì 27 gennaio all’Auditorium del Carmine, alle ore 20.30, il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma organizza il concerto “IL SONNO DELLA RAGIONE” a cura di Massimo Felici.
Nello stesso giorno alle ore 21 Lenz Fondazione proporrà in streaming, sul proprio sito web lenzfondazione.it, AKTION T4, creazione su testo originale di Francesco Pititto e regia di Maria Federica Maestri sul programma nazista di eutanasia sui bambini portatori di handicap e malformazioni genetiche, nell’ambito del progetto permanente sulla Resistenza e l’Olocausto di Lenz Fondazione.
Sabato 29 gennaio alle ore 14.15 si terrà la Pedalata di Impegno Civile, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma realizzata in collaborazione con FIAB Parma e Coop Alleanza 3.0, con il patrocinio del Comune di Parma. Una pedalata alla scoperta di alcune delle pietre d’inciampo presenti in città, accompagnati da Marco Minardi Irene Rizzi e Domenico Vitale di ISREC di Parma.
A Teatro Due prosegue fino a domenica 30 gennaio L’ISTRUTTORIA, capolavoro del teatro documentario europeo composta da Peter Weiss attingendo alle deposizioni processuali dei testimoni e dei sopravvissuti di Auschwitz. L’allestimento è divenuto un cult teatrale che ha conosciuto importanti tournée in Italia e all’estero e che, da oltre trentacinque anni, torna ogni anno sul palco del Teatro Due dove sarà di nuovo in scena, per la prima volta in assenza del suo creatore.